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Bambino in Germania scopre una mummia di oltre 2000 anni nella mansarda

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steveland
view post Posted on 21/11/2014, 11:27     +2   +1   -1




Un bambino tedesco di dieci anni, ha ritrovato una mummia egiziana in casa dei nonni. Stando a quanto riportato dalla stampa tedesca, il piccolo stava giocando nella casa dei nonni, quando ha trovato delle casse in un angolo della soffitta.

Avvertito il padre, i due hanno aperto le casse: in una delle due c’erano maschere e reperti egizi (e già c’era di che sorprendersi!), ma nella seconda c’era una mummia vera e propria. Sul sarcofago sono incisi numerosi geroglifici e tutto fa pensare che il ritrovamento sia autentico. Nell’ospedale di Amburgo, comunque, un team di esperti e di archeologici è già al lavoro per esaminare con strumenti scientifici la presunta mummia; d’altronde ci si chiede come abbia fatto ad arrivare fin lì.

Si pensa al nonno defunto del ragazzino, tornato con questo originale souvenir da un viaggio in Nord Africa pochi anni dopo la seconda guerra mondiale. “Mi sembra di ricordare che abbia parlato di un viaggio nella città di Derna in Libia,” ha detto Kettler, il padre del ragazzino. Probabilmente si tratta di un acquisto dal mercato nero egiziano dell’epoca, dimenticato in soffitta per tutti questi anni.

mummia1

Fonte Curiosone.tv
 
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view post Posted on 23/11/2014, 21:01     +2   +1   -1
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Sai la meraviglia a 10 anni di scoprire una mummia nascosta, nella soffitta della casa di famiglia? :P

Peccato solo che non sia vero, mancano i nomi dei protagonisti e poi ho cercato la foto proviene da qui http://en.m.wikipedia.org/wiki/File:Mummy_...tish_Museum.jpg
Una bella leggenda metropolitana:D
 
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view post Posted on 24/11/2014, 22:34     +2   +1   -1
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Postatela su fuffaforum, vedrete che discussione ci ricameranno su :mutt:
 
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semiconductor
view post Posted on 25/11/2014, 10:18     +1   -1




una volta non era cosi strano le mummie per l incorruttibilità alla gente sembravano possedere un essenza medicamentosa legata alla lunga vita quindi venivano cacciate distrutte per farci la polvere di mummia che è servita per pozioni impacchi sciroppi per secoli nel 500 tutte le farmacie avevano la polvere di mummia e c'erano anche i falsi corpi che venivano cotti per dargli l'aspetto di un corpo mummificato e c'erano perfino le mummie più costose e meno più erano antiche e più avrebbero avuto questi poteri medicinali
e via alla distruzione di mummie di migliaia di anni solo per guadagno



Un pizzico di polvere di mummia così ci si curava nell' Ottocento

Quando proprio le avevano tentate tutte, non restava che la boccetta di vetro con la mummia. Proprio una mummia, proveniente dall' Egitto. Se ne comprava un pezzettino ed era rarissima e cara, più cara dell' oro. Ma quando la scienza, la frontiera anche ultima del sapere si ferma senza scampo contro la malattia, si fa avanti il resto: l' immaginario, la magia, l' illusionismo. Non parliamo di ere fa, ma di cento o centocinquant' anni prima di oggi: «Si curava polverizzando pezzettini di mummia in un mortaio e somministrandola al malato. Era l' ultima ratio» racconta il professor Piero Dolara, farmacologo dell' università di Firenze. Insieme a Graziana Fiorini, del dipartimento di biologia vegetale, Dolara ha curato la mostra in corso al polo didattico di viale Morgagni (fino al 17 dicembre, dal lunedì al venerdì ore 9-19, ingresso gratuito), sul tema: «Droghe, farmaci, erbe e veleni», un viaggio nelle terapie, una collezione dell' università poco conosciuta. Centinaia di flaconi per andare a ritroso ai medicamenti di quando le multinazionali non erano nate e lo sperimentare un rimedio su questo o quel paziente era una libera scelta del «dottore» che spesso non prevedeva neppure il consenso del malato. «In quella boccetta c' è del cloridato di cocaina, una sostanza che Freud aveva consigliato a un amico oculista come anestesia negli interventi sull' occhio» spiega Graziana Fiorini. E' storia dell' 800 e dei primi del 900 quando con lo sviluppo della chimica la farmacologia conosce nuovi orizzonti, fra abusi, successi e insuccessi. Così camminando fra le bacheche della mostra si può trovare il «sangue di drago», un estratto vegetale con cui si curavano le malattie del sangue. La cicuta che in piccole dosi era considerata un antitumorale. La stricnina, altro veleno che in dosaggi minimi era somministrato come tonico per aumentare l' appetito. Il bromidrato di cicutina che, spiega Dolara, «veniva usato come altro anti tumorale e invece è una sostanza tossica». Era il tempo in cui si curava la tosse e le malattie respiratorie con la canfora e in cui una boccetta rossa di Prontosil della Bayer Feberindustrie, segnava il traguardo del primo antibiotico. Era quando si usava l' arsenicale contro la sifilide. Nella sezione degli «abbagli scientifici», merita una citazione l' acetato di tallio (il tallio è un topicida) con il quale si curava la tigna facendo cadere i capelli affetti dal fungo che cresce sul bulbo pilifero (oggi si usano antifungini). «Non ci si rende conto del grande balzo fatto dalla farmacologia, se non guardiamo alle spalle» prosegue Dolara leggendo un po' di storia della medicina nelle fiale di cloroformio, un anestetico generale che si faceva inspirare ai pazienti prima di interventi dolorosi: «E' stato sostituito con composti simili, ma di minore tossicità». Ci si curava anche con le erbe: una sezione della mostra espone reperti dell' erbario dell' ateneo.


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...ummia-cosi.html


non o il soffitto ma a cantina e mi accontenterei :mutt: a scoprire qualche tesoro di tuthankamon perché magari il mio trisnonno faceva parte degli assitenti di Carter MAGARI! :rolleyes: e se sa qualcosa di quel ben di dio è uscito dalla tomba e non stà al museo.



NEL CASTELLO DI LORD CARNARVON C' E' IL TESORO DI TUTANKHAMON

LONDRA Robert Taylor, il vecchio maggiordomo della famiglia Carnarvon ha sbalordito il mondo. Trecento oggetti meravigliosi asportati dalla tomba del faraone Tutankhamon si trovano nelle cantine del castello di Highclere. Lord Carnarvon, nipote dell' uomo che scoprì una sessantina di anni fa il tesoro del faraone egiziano, ha ammesso di essere rimasto lui stesso sbalordito per questa magnifica scoperta. Il maggiordomo Taylor pur essendo stato al servizio dei Carnarvon da 52 anni, è la prima volta che parla di questo argomento. Mezzo secolo fa l' allora conte di Carnarvon aveva ordinato alla famiglia ed a tutti i dipendenti di non pronunciare mai il nome Tutankhamon. Sulla famiglia pesava infatti la maledizione del faraone che sarebbe stato adirato per la profanazione della sua tomba. Era stato infatti il bisnonno dell' attuale proprietario del castello a cadere vittima di questa stessa leggendaria maledizione. Poco dopo la scoperta infatti l' allora lord Carnarvon aveva fatto ritorno nella sua residenza in Hampshire. La mattina seguente quando aveva cominciato a farsi la barba un insetto lo aveva punto e in pochi secondi il nobiluomo era misteriosamente perito. Non era stato mai possibile capire le cause mediche di questa straordinaria fine. Si dice tuttavia che il lord stesse guardando un anello che aveva asportato dalla tomba. Nei giorni successivi il governo egiziano aveva chiesto agli inglesi la totale restituzione del tesoro. Dopo una causa che stava mandando alla rovina l' antica famiglia britannica Il Cairo ottenne la restituzione che si disse totale di tutto quanto era stato asportato dal lord successivamente perito. Soltanto alcuni gioielli erano rimasti a sua nuora la contessa Almina. Questa spaventatissima si era affrettata a venderli al Metropolitan Museum di New York. Tutto era cominciato nel 1903 quando il quinto conte Carnarvon dopo un incidente di macchina era stato convinto della necessità di una lunga convalescenza in un paese a clima moderato. Aveva inizialmente pensato all' Italia ma era stato persuaso poi dal suo amico professor Howard Carter a recarsi a Il Cairo. Carter era un archeologo di provate capacità. Nel 1907 i due si erano recati nella cosiddetta Valle di faraoni e nel 1914 avevano ottenuto il permesso per iniziare i loro scavi. Soltanto nel 1922 era stata annunciata la scoperta della tomba del faraone Tutankhamon che era morto nel 1325 a.C. La ricerca era stata caratterizzata da mille difficoltà. Ma il tesoro era indubbiamente magnifico. Ancora oggi è uno dei punti di riferimento per tutti gli studiosi delle antiche civiltà. Si pensava che la famiglia Carnarvon non avesse più nulla. Nel castello di Highcler non si parlava più del faraone e dei suoi tesori. Alcune magnifiche mostre che avevano avuto luogo a Parigi e a Londra erano state completamente disertate dai discendenti del grande archeologo. Dopo 64 anni tutto invece appare sotto nuova luce. Il maggiordomo ha svelato un segreto che il mondo accademico inglese considera scottante. Ci sono vari personaggi come il curatore del British Museum Nicholas Reeves che ritengono queste scoperte rivoluzionarie. Quello che maggiormente piace agli storici è una statuetta del nonno del faraone Tutankhamon, il faraone Amenophis terzo. Di questo grande personaggio finora si sapeva ben poco. Il governo egiziano sta già esaminando la possibilità di un' altra azione giudiziaria per recuperare quello che gli arabi definiscono il resto del bottino.


http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...-carnarvon.html
 
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