Jack O'Neill |
|
| Parigi, 16 agosto. Ares è un piccolo villaggio ai bordi del bacino di Arcachon, noto finora esclusivamente per la squisitezza delle sue ostriche. Ma da oggi Ares aspira a rendere celebre il suo nome per un altro motivo: ha inaugurato infatti il primo campo d'atterraggio per quelli che in Francia si chiamano Ovni, cioè i dischi volanti e gli altri oggetti spaziali non identificati che gli americani raggruppano sotto la sigla Ufo. L'aeroporto, cioè l'« ovniport » come l'hanno subito battezzato ad Ares, è stato inaugurato ieri, in occasione della « Fiera delle ostriche » dal sindaco del paese, dal consigliere generale del dipartimento e da un rappresentante dell'aviazione militare. La battaglia contro lo scetticismo generale per dotare Ares di questo impianto, forse unico al mondo, è stata condotta da un tecnico elettronico, Robert Cotten, addetto ai servizi di sicurezza all'aeroporto di Bordeaux-Merignac. Cotten, che naturalmente è un appassionato cultore di libri e film di fantascienza, è giunto alla conclusione che « se si scorgono così pochi dischi volanti è perché nessuno ha pensato di predisporre gli impianti per consentire il loro atterraggio e le attrezzature per accogliere i misteriosi oggetti provenienti dal cosmo ». Cotten ha quindi convinto il sindaco di Ares a ovviare a questa imperdonabile lacuna e ieri è stato inaugurato l'impianto per accogliere gli Ufo: una manica a vento e qualche segnale sulle rive del bacino d'Arcachon. « Lo ovniport restarà aperto 24 ore su 24, ha annunciato il sindaco, e in uno slancio di generosità ha aggiunto: i primi utilizzatori saranno esentati dal pagamento delle tasse d'atterraggio ». Il « Viking » ci sta svelando purtroppo che i marziani non esistono, ma gli altri misteriosi abitanti del cosmo con i loro dischi volanti possono trovare da oggi cordiale (e gratuita) accoglienza ad Ares. Non tutti però sono entusiasti di questa trovata: i pescatori del bacino di Arcachon, già preoccupati dell'inquinamento delle acque, temono che l'eventuale atterraggio dei dischi volanti possa influire negativamente sulle ostriche.
(17.08.1976) LaStampa
Fonte : La Stampa
|
| | |
