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Inequitalia.it - AntiEquitalia.org, Per dare voce a tutti coloro che hanno subito ingiustizie da Equitalia spa

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view post Posted on 17/6/2011, 11:33     +1   -1
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Associazione Inequitalia
E' nata l' Associazione Inequitalia per dare voce a tutti coloro che hanno subito ingiustizie da Equitalia spa. Consulta e/o scarica lo statuto dell' Associazione e se vuoi diventarne Socio compila il seguente form.

Per informazioni è disponibile anche il numero cell. 331.2145715

E' inoltre possibile inviare una mail direttamente all'indirizzo: [email protected]

www.inequitalia.it
 
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Definizione : L’Etica Associazione dei Vessati Italiani – Solidali no-profit è costituita ad iniziativa spontanea di Cittadini consapevoli di gravi ingiustizie che si prefiggono di unire le rispettive forze per conseguire una continua e diffusa presenza attiva sul territorio, onde concertare ed attuare ogni opportuna iniziativa per la salvaguardia dell’ interesse generale nei confronti dei potenti gruppi di interesse economico ed i loro comitati d’affari, per la difesa delle parti deboli contro i poteri forti e per la tutela degli utenti contro lo strapotere e gli abusi di banche e finanziarie, oltre che per avversare illegittime iniziative delle società di Riscossione Tributi di ogni ordine e grado e contrastare qualsiasi forma di vessazione, prevaricazione o iniquità, in qualunque modo ne si ravvisi l’incombenza .

www.antiequitalia.org/
 
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Equitalia, due mesi per pagare
poi ti pignorano la casa
Nuove regole al via. Lo Stato vuole incassare 13 miliardi. Si deve saldare ancora prima di un processo che definisca chi ha ragione
di CORRADO ZUNINO

ROMA - L'Agenzia delle Entrate cala l'arma "fine del mondo" sui contribuenti: in modo silenzioso, dopo un rinvio estivo e tre rivisitazioni in altrettanti decreti, ventiquattro ore fa l'Agenzia ha offerto al mastino Equitalia uno strumento di rara efficacia. Dopo 60 giorni dall'avviso al contribuente ("Devi pagare", e si parla di debiti con lo Stato contratti a partire dal 2007, imposte sui redditi, Iva, Irap), l'Equitalia guidata da Attilio Befera, l'istituzione più temuta del paese, potrà attivare i suoi mezzi per recuperare il debito. Senza muovere un passo, potrà iscrivere ipoteca sull'artigiano considerato infedele (facendo scattare una comunicazione alla centrale rischi delle banche con conseguente chiusura dei fidi), potrà pignorare il suo conto corrente (rendendo impossibile il pagamento di dipendenti e fornitori), avviare i pignoramenti presso terzi (sono i crediti dei clienti, Equitalia ha il potere di arrivare anche lì) e far partire le ganasce fiscali su auto e van posseduti.

Da ieri, il "titolo di debito" è immediatamente esecutivo: basta un avviso per considerarti in mora. Non c'è più bisogno di istruire una cartella esattoriale che, ricorsi compresi, portava al saldo dell'eventuale debito entro 15-18 mesi. Il problema è che in quattro casi su dieci i ricorsi davano ragione al contribuente. Già. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha chiesto al suo braccio destro Befera certezza di entrate, gli ha assegnato l'obiettivo 13 miliardi per la prossima raccolta fiscale e, quindi, gli ha offerto una legge che dà al Fisco poteri mai visti nella storia della Repubblica. Entro 61 giorni dall'avviso - a prescindere dal fatto che l'avviso sia stato ricevuto o dorma in un ufficio delle Poste, in una Casa comunale - il contribuente o paga l'intera somma o contesta pagandone un terzo (più gli interessi maturati). Si deve saldare prima ancora dell'istruzione di un processo amministrativo che definisca chi ha ragione. Di fronte al ricorso del cittadino, per sei mesi gli agenti della riscossione non potranno avviare pignoramenti, ma potranno ipotecare una casa e bloccare un'auto. Se Equitalia, poi, si convince che c'è "fondato pericolo" di perdere il credito, ha il mandato per fare quello che crede: sequestrare una pensione, mandare un bene all'asta immobiliare. Se il colpito dimostrerà di avere problemi di liquidità - novità della terza e ultima rivisitazione - chiederà a un giudice tributario una sospensiva per fermare l'azione (per 150-180 giorni) oppure aderirà a un concordato (sconto con trattativa).

"Non esiste più diritto alla difesa, devi versare che tu abbia torto o ragione", attacca l'avvocato Alberto Goffi, consigliere regionale Udc del Piemonte, riferimento della rivolta anti-Equitalia. "Si sta colpendo chi ha fatto dichiarazioni fedeli e oggi, a causa della crisi, non è in grado di pagare le tasse. Non puoi impugnare quello che hai dichiarato, è la condanna a morte delle imprese oneste". Pietro Giordano, segretario Adiconsum: "Con questi tassi prossimi all'usura crescerà il debito dei contribuenti, le misure introdotte a luglio vengono vanificate". Già, sull'onda delle sconfitte alle amministrative e le conseguenti urla della Lega ("tutta colpa di Equitalia"), a inizio estate il governo innalzò a 20 mila euro il tetto per l'ipoteca sulla prima casa, pretese due avvisi prima di apporre le ganasce fiscali e allungò a 72 mesi le rate per i debiti. Quindi, per cercare di diminuire il gigantesco contenzioso fermo nelle commissioni di ricorso, l'Agenzia ha avviato un mini-condono per chi aveva contestato. Ieri, però, è stata sguainata l'arma letale: "60 giorni per pagare". A fine mese arriverà il redditometro, quindi il carcere per gli evasori. I dirigenti dell'Agenzia: "Ora possiamo andare avanti spediti, gli esattori punteranno al sodo. Usciamo dall'Ottocento, entriamo nel Duemila".



http://www.repubblica.it/economia/2011/10/...e-22546403/?rss




Equitalia gli chiede il canone Rai
Lui è cieco dalla nascita e non ha tv
Guido, disabile, ha ricevuto una cartella esattoriale da oltre duemila euro per non avere pagato il canone Rai negli anni 2008, 2009 e 2010

PISA - Una cartella esattoriale da oltre duemila euro per non avere pagato il canone Rai negli anni 2008, 2009 e 2010, ma lui è cieco dalla nascita e non possiede neppure la televisione: per questo si è rivolto alla Fondazione italiana consumatori per fare ricorso contro Gerit Equitalia e non pagare la sanzione. È accaduto a Pisa: protagonista dell'incredibile vicenda è Guido Giuliani, cieco dalla nascita e da sette anni proprietario di un appartamento dove vive solo in compagnia del suo cane per non vedenti. «Quello che mi è capitato è una stupidaggine - commenta Giuliani - ma mi auguro che serva per richiamare l'attenzione di chi ci governa ad avere più attenzione verso la condizione dei disabili, per i quali è sempre più complicato vivere nel nostro Paese».

LA CARTELLA ESATTORIALE - Venerdì il disabile pisano, con tanto di invalidità riconosciuta al 100%, ha ricevuto la cartella esattoriale per posta e, racconta, «come sempre mio fratello, mi ha dato una mano a leggere la corrispondenza e quando mi ha detto di questa sanzione credevo che mi prendesse in giro, perchè tra noi c'è un bellissimo rapporto e invece purtroppo era tutto vero». «Non è tanto per la cifra in sè (2.130 euro, ndr) che è piuttosto contenuta - conclude Giuliani - ma per il principio di non pagare ciò che non devo, solo perchè certe notifiche arrivano, come dire?, a campione in quanto intestatario di un appartamento. È per questo che mi sono rivolto alla federazione consumatori». La segreteria provinciale pisana avvierà già nei prossimi giorni il ricorso presso l'amministrazione tributaria contro la cartella esattoriale inviata da Gerit Equitalia «chiedendo l'annullamento della stessa e il risarcimento dei danni anche morali».


http://corrierefiorentino.corriere.it/fire...695739111.shtml

Cerca di inquinare un’asta giudiziaria, dipendente di Equitalia sospeso dal lavoro e denunciato
TERAMO. Avrebbe cercato di ‘approfittare’ del suo ruolo per accaparrarsi un grosso immobile commerciale finito all’asta giudiziaria.



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Avrebbe dunque tempestato di telefonate il funzionario che doveva valutare il bene, facendogli pressioni continue affinché sottostimasse il suo valore e lo avvantaggiasse nell’acquisto. Ma il suo comportamento è stato prontamente denunciato. Così l’uomo, un dipendente di Equitalia di Teramo di cui gli inquirenti non forniscono il nome, è stato sospeso dal lavoro e denunciato. Abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti sono i reati a lui contestati.

La denuncia-querela è stata presentata, nei suoi confronti, sia da Equitalia Pragma Spa, azienda per cui lavorava, che dall’Istituto Vendite Giudiziarie per l’Abruzzo, dove invece è impiegato il funzionario che avrebbe ricevuto pressioni. Entrambi gli istituti sono rappresentati dall’avvocato Alessandro Troilo, del foro di Lanciano.

Le procedure di asta giudiziaria prevedono una sorta di concessione tra Equitalia, la società di riscossione che pignora i beni immobiliari, e l’Istituto Vendite giudiziarie per l’Abruzzo, che procede appunto con la vendita.

TUTTO COMINCIA DALL'ASTA

Una ‘storiaccia’ iniziata qualche mese fa quando il dipendente di Equitalia è venuto a conoscenza di una grossa asta immobiliare per un bene commerciale di grande valore a Teramo, una vendita che comprendeva anche alcuni mezzi dell’azienda. Il proprietario dell’immobile, debitore nei confronti di Equitalia, l’ha infatti dovuto cedere mettendolo all’asta.

A questo punto sarebbero iniziate le pressioni del dipendente di Equitalia nei confronti del suo collega di Ivg per ‘inquinare’ l’asta.

Le richieste del dipendente, in particolare, miravano a far sottostimare l’immobile. Partire, cioè, da un prezzo base d’asta molto più basso di quello che si sarebbe ottenuto secondo le normali procedure di stima, in modo da riuscire ad acquistare l’immobile ad una cifra estremamente vantaggiosa. Oltre a questa, il dipendente faceva continue pressioni al funzionario per fargli sapere con ampio anticipo quando, e dove, ci sarebbe stata l’asta.

Una serie infinita di telefonate, anche con toni abbastanza ‘perentori’, tanto che più volte il funzionario gli ha chiesto di smetterla. Ad alcune telefonate, messe in vivavoce, ha assistito anche un altro dipendente dell’Istituto Vendite Giudiziarie per l’Abruzzo, che ha quindi potuto testimoniare a favore del suo collega. Questi, infatti, esasperato dalle continue pressioni, si è rivolto ai suoi responsabili, che a loro volta hanno avvertito Equitalia. La società ha quindi predisposto una serie di accertamenti interni che hanno permesso di trovare riscontro alle accuse del funzionario.

A quel punto è immediatamente scattata la sospensione dall’incarico per il dipendente, e la contestuale querela presentata sia da Equitalia che da Ivg.

«Quanto accaduto – sottolinea l’avvocato Troilo – è la testimonianza della massima trasparenza di entrambe le società, Equitalia Pragma e Istituto Vendite Giudiziarie per l’Abruzzo, che a differenza di quello che talvolta si sospetta, non favoriscono e anzi denunciano qualunque tentativo di inquinare le aste giudiziarie. L’immediata denuncia del presunto responsabile di questa turbativa d’asta ne è una prova diretta».

Daniela Di cecco 22/03/2011 10.27


www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=5017
 
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Via alla riscossione delle tasse
Famiglie nei guai. Salvi i grandi evasori Il governo accelera sulla riscossione delle imposte. L'obiettivo è portare, nel 2012, la quota di evasione recuperata a 13 miliardi. Nel mirino c'è di tutto: dalle multe al bollo. Nessuna guerra totale al nullatenente con il Suv Uno spettro s’aggira per l’Italia. É quello delle nuove procedure di riscossione che il governo ha garantito all’Agenzia delle entrate e quest’ultima a Equitalia, il suo braccio armato. L’obiettivo, spiegano fonti interne, è portare nel 2012 la quota di evasione recuperata a 13 miliardi di euro (quest’anno dovrebbero essere poco più di 11 miliardi). Già questo obiettivo, peraltro, è puramente numerico: nei miliardi recuperati di cui si parla – solamente il 10,4 per cento dell’evasione “scoperta” – rientra di tutto, dalle multe al bollo del motorino fino alle procedure conciliative con maxi-sconto.

Insomma, non è proprio la guerra totale al nullatenente in Suv di cui si nutre l’immaginario collettivo. In ogni caso, il ministro del Tesoro Giulio Tremonti ha bisogno di soldi per il pareggio di bilancio e tutto fa brodo per aumentare gli incassi di Equitalia, anche i metodi vessatori: ci sono voluti tre interventi legislativi infatti – dalla manovra estiva del 2010 a quella di luglio scorso – ma alla fine il Tesoro è riuscito a mettere in mano ai suoi agenti riscossori una pistola carica. E pazienza se ci sarà qualche vittima.

Fino al 1 ottobre, cioè sabato scorso, la procedura di recupero era la seguente: in caso di mancato pagamento, l’Agenzia delle entrate preparava la cartella esattoriale, poi passava la pratica a Equitalia che notificava l’inizio della fase esecutiva al contribuente, il quale aveva 60 giorni per pagare o fare ricorso. Tempo medio della procedura: 15-18 mesi al netto dei ricorsi. Ora si passa al cosiddetto “accertamento esecutivo”, che velocizza tutto l’iter: già con la cartella dell’Agenzia delle entrate – nota bene: anche se giace in qualche ufficio postale – partono i 60 giorni di tempo per il contribuente e, al 61esimo, la pratica è esecutiva. A quel punto Equitalia, grazie ad una modifica estiva, dovrà comunque sospendere tutto per 180 giorni. Il tempo medio dunque s’aggira attorno agli otto mesi.

Si trattasse solo di un iter più rapido, però, sarebbe benvenuto, solo che le novità non sono finite. Intanto se il contribuente decide di fare ricorso, dovrà comunque versare entro i famosi 60 giorni un terzo dell’importo contestato. E poi esiste una larga possibilità per Equitalia di agire in via discrezionale e preventiva nel caso esistano “fondati motivi” di ritenere in pericolo “il positivo esito della riscossione”: dall’ipoteca sulla casa del presunto evasore, al pignoramento dei suoi conti correnti fino alla ganasce fiscali per i veicoli. Curioso per uno Stato che ritarda di anni i pagamenti ai suoi fornitori o la restituzione dei crediti fiscali.

“Se questo fosse il trattamento che si riserva all’evasore totale sarebbe anche giusto, ma vale per tutti, anche per una piccola impresa che non riesce a pagare una rata per via della crisi o per uno che ha sbagliato a fare la dichiarazione dei redditi”, spiega al Fatto Antonio Iorio, avvocato tributarista, collaboratore del Sole 24 Ore ed ex direttore delle relazioni esterne proprio per l’Agenzia delle Entrate: “La prima cosa da fare, comunque, è migliorare la qualità degli accertamenti. Bisogna sempre ricordare, infatti, che oggi il 40 per cento circa delle contestazioni vengono poi annullate da un giudice: in questo modo c’è il rischio che l’obbligo di versare un terzo della cartella per avviare il ricorso diventi un onere improprio per le imprese. Pensi ad una piccola azienda accusata di aver evaso o comunque non versato al fisco 2 milioni di euro: deve pagarne in due mesi 700 mila solo per fare ricorso e se non lo fa rischia di vedersi ipotecare gli impianti o pignorare i conti correnti col risultato che le banche le chiudono il credito perché viene segnalata alla centrale rischi”.

Nel mirino, insomma, finiranno le Pmi, che già vivono un rapporto difficile con la pubblica amministrazione. E’ lecito dubitare che la pistola gentilmente fornita da Tremonti verrà usata con prudenza: è stata data proprio per sparare. Le pressioni dal Tesoro e dall’Agenzia delle Entrate, confermano fonti di Equitalia, sono tutte dirette al conseguimento degli obiettivi di budget. Tradotto: gli agenti riscossori dovranno portare a casa l’osso dei 13 miliardi e poco male se nel frattempo un altro pezzo di imprenditoria italiana sarà desertificato o si finirà in realtà per aumentare l’evasione. “I veri evasori – spiegano – non pagano quasi niente e mettono da parte una sorta di fondo rischi con cui poi chiudere una procedura di conciliazione col fisco: con gli sconti che strappano ci guadagnano lo stesso. E così anche chi paga pensa comincia a pensare che farlo sia da fessi”. La reazione dei cittadini – per ora sottotraccia – è di esasperazione: il tono dei commenti sul web, per dire, è lo stesso ad ogni latitudine, dal blog di Beppe Grillo ai siti del Sole, del Giornale o della Repubblica. Per capirci su cosa si rischia, in Sardegna – dove ci fu una sollevazione popolare contro Equitalia già ad aprile – vanno in esecuzione oltre 80mila cartelle: “C’è aria di rivolta”, titola un giornale dell’isola.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/04...age-8/#comments
 
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commento del articolo sopracitato:
CITAZIONE
REVE
4 ottobre 2011 alle 10:56
Attenzione a Equitalia!

Equitalia, forse perchè non è controllata da nessuno, ha in atto, da diversi anni, un’altra procedura per fare quadrare le entrate. Si tratta di una procedura illegittima.

Equitalia tiene una doppia contabilità, una ufficiale ed un’altra nascosta.

Con la contabilità nascosta opera nel seguente modo:

1) Tiene in vita cartelle già pagate dal cittadino dove fa maturare interessi e spese come se la cartella non fosse mai stata pagata (cartelle dormienti?);

2) Non trascrive le sentenze delle Commissioni Tributarie a favore del contribuite sperando nella prescrizione da una parte e/o nel pignoramento di immobili dall’altro;

3) Nel caso di riconoscimento di sentenze delle Commissioni Tributarie (perchè sollecitate dal contribuente) Equitalia gioca sugli importi che deve restituire sostenendo che vi sono degli errori da parte del programma al Computer.

4) Equitalia, stranamente, conosce gli importi da esigere prima ancora che la Commissione Tributaria decida sugli stessi, un po’ come se i membri della Commissione anticipassero a Equitalia la sentenza prima del dibattimento.

5) Pignoramento da parte di Equitalia di immobili in zone di prestigio per pochi euro di debito per poi comprarli all’asta da parte degli stessi dirigenti di Equitalia.

Vi sono altre stranezze da parte di Equitalia ma queste sono sufficienti perchè la Magistratura avvii una inchiesta anche perchè è tutto documentato da vari giornali e sentenze in diverse città italiane.

www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/04...age-3/#comments
 
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Stiamo diventando uno dei paesi più illiberali del mondo e nessuno muove un dito.
Uno stato che mette in mutande i propri cittadini, che pignora case e altri beni di prima necessità salvo poi fare gli sconti ai veri evasori con condoni, scudi fiscali ed altre porcate varie.
Un'opposizione che al posto di indignarsi per QUESTE COSE e portare avanti azioni serie (i poteri affidati ad Equimafia sarebbero da sottoporre alla CORTE COSTITUZIONALE in quanto trattasi di vera e propria ESTORSIONE DELLO STATO) continua con il "ritornello" delle dimissioni del puttaniere e frasi stereotipate tipo "la maggioranza non esiste più".
Non esistono differenze sostanziali tra i vari partiti, chiunque governi o governerà questo paese disgraziato si comporterà allo stesso modo.
SVEGLIATEVI !
Tutti blaterano, tutti si lamentano e poi fan passare in silenzio leggi liberticide e estorsive.
E per chi non lo sapesse Equimafia è un'invenzione di Visco (rafforzata poi da Tremonti) per permettere allo sceriffo di Nottingham Befera di vessare meglio i piccoli contribuenti.
Auspico di cuore una rivoluzione, che possa finalmente riportare sul serio un pò di EQUITA' e giustizia in questo paese-fantoccio della BCE.
 
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Trovo assolutamente incostituzionale, e vomitevole che i grandi vip, politici etc, possano contrattare gli importi che devono pagare; pagando una miseria (sempre se si arriva al pagamento) rispetto alla cifra iniziale.
Questa OPPORTUNITA' al cittadino normale, non viene neanche considerata, il cittadino normale si trova nella situazione di dover pagare ora anche se non deve, poi si vedrà se avevi ragione, ma intanto paghi.
E poi con manovre assurde, fermo dell'auto, blocco dei conti correnti, pignoramento della casa; e il debito per la persona normale, aumenta continuamente appesantito da more etc. Peccato che con l'iscirizione nelle liste dei cattivi pagatori, poi nessuna banca o finanziaria potrà fare al malcapitato di turno un prestito per poter pagare il debito. E quindi cosa succederà? lascio a voi la risposta. Augurandomi che i media passino le notizie vere, importanti e non più le solite stupidaggini, del tipo notizie inutili, ricette di cucina durante il telegiornale, sfilate di moda e banalità varie queste son le notizie che andrebbero discusse, o quanto meno mandate in onda. Ma sono loro a tenerci in una bolla, o siamo noi a non volerne uscire?

CITAZIONE (Fox Mulder @ 5/10/2011, 12:30) 
Stiamo diventando uno dei paesi più illiberali del mondo e nessuno muove un dito.
Uno stato che mette in mutande i propri cittadini, che pignora case e altri beni di prima necessità salvo poi fare gli sconti ai veri evasori con condoni, scudi fiscali ed altre porcate varie.
Un'opposizione che al posto di indignarsi per QUESTE COSE e portare avanti azioni serie (i poteri affidati ad Equimafia sarebbero da sottoporre alla CORTE COSTITUZIONALE in quanto trattasi di vera e propria ESTORSIONE DELLO STATO) continua con il "ritornello" delle dimissioni del puttaniere e frasi stereotipate tipo "la maggioranza non esiste più".
Non esistono differenze sostanziali tra i vari partiti, chiunque governi o governerà questo paese disgraziato si comporterà allo stesso modo.
SVEGLIATEVI !
Tutti blaterano, tutti si lamentano e poi fan passare in silenzio leggi liberticide e estorsive.
E per chi non lo sapesse Equimafia è un'invenzione di Visco (rafforzata poi da Tremonti) per permettere allo sceriffo di Nottingham Befera di vessare meglio i piccoli contribuenti.
Auspico di cuore una rivoluzione, che possa finalmente riportare sul serio un pò di EQUITA' e giustizia in questo paese-fantoccio della BCE.

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Certo che quelli di Equitalia hanno proprio la faccia come il culo
Leggete leggete.

Torino: Equitalia su buste sospette, toni esasperati scatenano azioni assurde

Torino, 5 ott. (Adnkronos) - "Equitalia esprime ancora una volta ferma condanna per qualsiasi azione intimidatoria e di violenza nei confronti del proprio personale e delle sedi in cui opera". Lo scrive la societa' in una nota dopo che questa mattina sono state racapitate altre buste sospette nella sede di Equitalia a Torino. Un altro episodio si era verificato neanche due giorni fa. "Si tratta - sottolinea Equitalia - dell'ulteriore dimostrazione di come strumentalizzazioni ed esasperazione dei toni possano scatenare azioni assurde, fuori controllo e soprattutto indirizzate nei confronti di soggetti che lavorano a servizio dello Stato e della collettivita' per dare un fondamentale contributo al recupero dell'evasione". Secondo la societa' in questi giorni "si registrano allarmismi ingiustificati nei confronti dell'accertamento esecutivo entrato in vigore lo scorso primo ottobre" spiega auspicando che le Autorita' "pongano massima attenzione per tutelare l'incolumita' sia del personale di Equitalia, sia dei cittadini che si recano presso i nostri uffici".
(05 ottobre 2011 ore 18.32)

fonte
http://torino.repubblica.it/dettaglio-news/18:28/4044801



EQUITALIA, SECONDO ATTACCO.
TRE NUOVE BUSTE SOSPETTE

di Davide Petrizzelli

TORINO - Ci risiamo. Tre nuove buste sospette, la stessa polvere bianca, lo stesso biglietto stampato al computer con la stessa scritta, «Crepate». Sono state recapitate ieri alla sede di Equitalia via dell’Arcivescovado, già colpita da un analogo gesto lunedì. Ormai più che una burla si può parlare di qualcuno che vuole dare apertamente fastidio all’agenzia, magari per le nuove norme sull’accertamento esecutivo dei tributi entrate in vigore il 1° ottobre.
Come lunedì, immediatamente è scattata la procedura di emergenza con l’arrivo dei vigili del fuoco e della polizia, che hanno transennato l’area circostante l’edificio. Fortunatamente, in questa circostanza nessuno aveva aperto le tre buste e così tutto il personale dell’ufficio è potuto tornare a casa tranquillamente.
Le buste sono state poi inviate all’istituto zooprofilattico, che le ha aperte nel pomeriggio. La polvere, come da prassi, è stata inviata ai laboratori per le analisi chimiche e batteriologiche che quasi certamente daranno esito negativo come nel caso precedente.
Intanto Equitalia, in una nota, si sfoga: «Strumentalizzazioni ed esasperazione dei toni possono scatenare azioni assurde, fuori controllo e soprattutto indirizzate a soggetti che lavorano a servizio dello Stato e della collettività per dare un fondamentale contributo al recupero dell’evasione». L’agenzia di riscossione sostiene che le nuove norme sull’accertamento esecutivo abbiano creato allarmismi ingiustificati: «Non è vero, come è stato detto, che Equitalia può pignorare la casa al 61° giorno dalla notifica dell’accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate, ma devono trascorrere, per legge, almeno nove mesi prima che si possa avviare qualsiasi procedura in tal senso».

fonte
www.leggonline.it/articolo.php?id=141917

Ma ci rendiamo conto ? :huh:
Questi con una nonchalance al limite dell'assurdo sottolineano che ti pignorano la casa, frutto dei sudori dei genitori e del proprio ONESTO lavoro, non dal 61° giorno....ma che ci vogliono comunque 9 mesi :huh:
Come se in uno stato di diritto fosse normale a priori che lo stato possa buttarti in mezzo alla strada :facepalm:

Adesso addirittura leggo che sarebbero i dipendenti di Equimafia ad essere esasperati :facepalm:
.....non la gente che si ritrova in mutande ed in mezzo alla strada, senza casa e senza auto a causa di questi estortori legalizzati :facepalm:

(AGI) BEFERA, EQUITALIA? IN ALTRI PAESI RISCOSSIONE PIU' FEROCE =

(AGI) Roma - Altri paesi sono "molto piu' feroci" nella riscossione coattiva di quanto non lo sia l'Italia. Lo ha sottolineato il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, in riferimento alla polemica che ha coinvolto Equitalia. "Siamo l'unico paese al mondo - ha spiegato Befera nel corso della registrazione di 'Porta a Porta' - dove chi va a recuperare sulle imposte mai pagate viene accusato da tutti, mentre altri paesi, come Francia e Inghilterra, i sistemi di riscossione coattiva sono molto piu' feroci". .

http://www.sceltesostenibili.it/notizie/ag...-feroce-1.43640

:facepalm: :facepalm:
 
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Se salti la visita medica prenotata scatta la segnalazione a Equitalia


«A pensar mal se fa pecà, ma se indovina sempre»: (a pensar male si fa peccato ma si indovina sempre) questo vecchio proverbio veneto è ritornato in auge in questi giorni e sembra raccogliere sempre più adepti. Dopo i risultati ottenuti dal blitz della Guardia di finanza a Cortina sempre in Veneto il direttore generale della Usl 8 della città di Asolo, Renato Mason, ne ha pensata un'altra. Il manager, per rispettare i tempi di attesa delle visite, ha deciso che chi salta l'appuntamento con il medico prenotato, non solo dovrà pagare comunque il ticket ma subirà anche una segnalazione a Equitalia che farà pagare sanzioni e oneri inserendo il segnalato in una sorta di lista nera di utenti responsabili di negligenza.

La decisione presa dall'Usl è giustificata, lo riporta il quotidiano locale «La Tribuna di Treviso», sia per punire la dimenticanza dei pazienti, che non utilizzano un sistema appena inaugurato che ricorda con tre giorni di anticipo la prenotazione effettuata con una telefonata e la possibilità di disdetta attivo 24 ore su 24, sia per mantenere inalterati le efficienze dei servizi erogati.
L'Usl 8 ha un primato da difendere: secondo i dati comunicati a fine anno, il rispetto dei tempi massimi d'attesa fissati dalla Regione è pari al 99,5 per cento. Si attende mediamente una settimana per una prestazione di massima priorità che deve essere erogata nel tempo massimo di dieci, diciannove giorni quanto siamo nel limite dei 30/60 giorni, cinquantasette giorni quando la prestazione deve essere programmata entro sei mesi.

Dalla tassa sugli smemorati, che sono circa settemila, l'unità locale socio sanitaria di Asolo potrebbe guadagnare secondo una prima simulazione circa 200mila euro.


http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=AaWlXIbE
 
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