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Nei cieli dell'Arizona, a partire dalla notte del 13 marzo 1997 sino al febbraio 1998, oggetti volanti sono apparsi, generando un'enorme emozione e grande apprensione fra i media. Il 13 marzo, un enorme oggetto a forma di boomerang, formato da più sorgenti luminose, è stato avvistato da migliaia di persone e persino filmato. La prima relazione di avvistamento è giunta alle 8.16 p.m. da un ufficiale di polizia in pensione a Paulden, 60 miglia a nord di Phoenix. Aveva visto cinque luci rosse che si dirigevano verso sud. Meno di due minuti più tardi una telefonata alla polizia di Prescott, 15 miglia a sud di Paulden, riportava l'avvistamento di una luce rossa e quattro bianche in formazione. I centralini della polizia di altre città dell'Arizona, Wickenburg, Glendale, Phoenix, Scottsdale, Tempe venivano subissati di telefonate, mentre le linee della Luke Air Force Base e dei mezzi di informazione risultavano inta-sate dal traffico telefonico. L'avvista-mento era durato 106 minuti.
Un oggetto a forma di "V"
Alcuni testimoni vedevano globi nel cielo, altri triangoli. La descrizione più comune, e quella ripresa dai videoregistratori, era di un oggetto a forma di V. Aveva sette luci, tre su ogni lato della V e una settima luce esterna distanziata dalle altre. Frequentemente alcune delle luci lampeggiavano. Le testimonianze risultavano generalmente coincidenti nei seguenti tre elementi:
1) la luce era gigantesca. Secondo la stima più prudente, era lunga quanto tre campi da football. Le analisi sulle immagini elaborate al computer collocano l'oggetto a 6.000 piedi, a più di un miglio dal suolo;
2) non emetteva suono;
3) si muoveva lentamente su Phoenix, viaggiando a trenta miglia orarie.
L'UFO per sette volte ha volteggiato nel cielo. I piloti hanno chiesto ai controllori di volo di identificare le luci, ma i tecnici non sono stati di aiuto. Benché potessero vedere le luci, nulla appariva sugli schermi radar. "Strano, inspiegabile," afferma Bill Grava, da 12 anni pilota e controllore di volo, in servizio sulla torre di avvistamento quella notte all'aeroporto di Sky Harbor. "Io non ho idea di cosa fosse" ha dichiarato Dana Valentine, tecnico di stampanti laser trentunenne, che nel suo cortile a Phoenix aveva visto le luci dirìgersi verso di lui. Corso in casa, aveva avvertito suo padre, ingegnere aeronautico, ed entrambi erano rimasti a bocca aperta, mentre le luci passavano 500 piedi sopra di loro. "Potevamo vedere il contorno di una massa dietro le luci, ma non si riusciva a distinguerne l'interno" ha dichiarato Valentine. "Era come una distorsione grigia del cielo notturno, ondeggiante. Non so esattamente cosa fosse, ma di certo non è una tecnologia di cui la gente abbia mai sentito parlare prima." In fondo alla strada, Tim Ley era appena tornato a casa e stava scendendo dalla macchina quando vide le luci, corse dentro e afferrò sua moglie Roberta, in tempo per os-servare la formazione, che scivolava silenziosamente sopra di loro. "Era sorprendente e un po' terrificante - ha dichiarato Ley, 54 anni, consulente di amministrazione - era grande e strana. Non potevi veramente vedere l'oggetto, ma la sua sagoma, come qualcosa che oscurava le stelle."
Le analisi di Jim Dilettoso
Michael Tanner e Jim Dilettoso, titolari del Village Laboratory a Tempe, Arizona, hanno realizzato un esame al computer dei video ripresi dagli osservatori amatoriali, paragonando le luci misteriose ad ogni altra luce sullo sfondo di Phoenix di quella notte. "Le luci che ci riguardano erano drammaticamente uniche - dicono - una perfetta luce uniforme senza variazioni da una parta all'altra e priva di luminescenza". I due tecnici hanno controllato i segnali, le forme e le luci dell'aviazione. "Non ho idea di cosa fossero" ha sottolineato Dilettoso. Da parte sua, Tanner ha interpellato i testimoni e inquadrato la cronologia. La sua idea: c'erano quattro oggetti inclusi nella formazione a V, e tutti arrivavano da nord, approssimativamente nello stesso momento. Frances Barwood, consigliera comunale di Phoenix, ha proposto l'apertura di un'inchiesta ufficiale.
E' stato il primo esponente politico a sollevare la questione pubblicamente, e i media locali ci sono saltati sopra. Tant'è che la sua casa e il suo ufficio sono stati invasi dalle telefonate di testimoni oculari. "Abbiamo ricevuto 37 chiamate il primo giorno - dice la Barwood - dopo di che sono salite a centinaia, da parte di dottori, avvocati, celebrità. L'allenatore della Little League (di baseball) chiamò per dire che en-trambe le squadre e le loro famiglie lo avevano visto". La richiesta della Barwood ha seguito lo stesso iter delle indagini UFO, una strada che non porta da nessuna parte.
I funzionari di Phoenix dicono che non possono investigare. Scott Phelps, portavoce per il sindaco Skip Rimsza ha dichiarato: "è al di là delle nostre possibilità dare la caccia alle luci nel cielo. Stiamo raccogliendo sciocchezze".
Alle base di Luke il Tenente Colonnello Mike Hauser ha ammesso che i caccia F16 erano in cielo quella notte, ma che non avevano niente a che fare con le strane luci. A conferma di quanto accaduto a Phoenix, anche lo Stato di New York è stato oggetto di una serie di avvistamenti, avvenuti nel maggio 1997 e documentati da filmati, riguardanti lo stesso "boomerang" dell'Arizona. Dal gennaio '98, la zona di Phoenixa, infine, è stata interessata da segnalazioni di oggetti argentei splendenti che volavano ad alta quota. Il flap (v.) non sembra accennare a fermarsi.
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