| Il sistema solare è composto, altre che dal sole, da 9 pianeti, e dai loro satelliti, da una miriade di corpi minori.Capirne in pieno il comportamento non è semplice, e richiede uno sforzo sia osservativo che teorico non indifferente in molti circoli ci sono persone che si occupano di cercare asteroidi o comete, passando ore e ore o allo schermo di un computer analizzando immagini ccd o al binocolo alle prime luci dell'alba o alle ultime del tramonto d'altra parte i teorici, per mettere a punto un modello che renda ragione del comportamento orbitale degli asteroidi, si trovano a dover scomodare la meccanica del caos e più passa il tempo più tendono a smontare il concetto di sistema solare "semplice", con pianeti e pianetini che orbitano placidamente intorno al sole. Si parla di oggetti come i satelliti troiani, di orbite in risonanza con i pianeti maggiori e di asteroidi "grattaterra" ci sono una miriade di oggetti che spesso passano all'interno dell'orbita della Terra, e moltissimi meteoriti di dimensioni anche importanti che, in passato, sono caduti sulla terra lasciando segni più che visibili, come il Meteor Crater in Arizona, o il Clearwater lake in canada, formato da due crateri vicini di circa 20 chilometri di diametro poi riempitisi d'acqua. Tra gli ultimi quello di Tunguska, un oggetto di circa 50 metri di diametro, che è piombato sulla terra a 20 chilometri al secondo, si è vaporizzato a contatto con l'atmosfera, e ha scaricato su una zona della Siberia un'energia pari a quella di una bomba H di 60 megaton. La terra è sottoposta a un bombardamento continuo di oggetti che provengono dallo spazio in media si tratta di oggetti piccoli , che possono avere dimensioni variabili da quelle di un granello di sabbia a quelle di un autobus. Ma in realtà il sistema solare è pieno di oggetti che hanno dimensioni anche di pochi chilometri, che orbitano intorno al sole con orbite anche molto ellittiche che possono entrare anche in quella della terra. In realtà le probabilità di incontro tra un oggetto di grandi dimensioni e la terra sono molto basse, ma la possibilità, reale, esiste la terra incontra tutti i giorni moltissimi oggetti molto piccoli, che arrivano con frequenza variabile. In corrispondenza degli sciami più intensi, come ad esempio le leonidi, la terra è sottoposta a una pioggia di frammenti rocciosi e metallici che possono avere dimensioni che variano tra quelle di un granello di polvere a quelle di un grosso sasso del diametro di diverse decine di centimetri questi oggetti impattano con la terra a una velocità che è di qualche decina di chilometri al secondo. Gli oggetti che rischiano di impattare con la terra sono sempre (o quasi) meteore o piccoli asteroidi molto difficilmente avvengono (come invece spesso si pensa) impatti tra pianeti e comete, e qualora avvenissero sarebbero devastanti, vista la massa media delle comete. Una cometa è una palla di ghiaccio di decine di Km di diametro, che avvicinandosi al sole, inizia a sublimare creandosi un falso nucleo di qualche decina di migliaia di Km di diametro che risplende per fluorescenza. Il ghiaccio, sublimando, si lascia dietro una scia di gas ionizzati quella blu e una scia più bianca di polveri, che , essendo grandi al massimo qualche micron vengono sospinti in direzione opposta a quella del sole dalla pressione della luce solare. L'ultimo caso di impatto tra una cometa e un pianeta è stato quello della cometa Shoemaker-Levy, che nel 1994 si è prima frammentata e poi è caduta pezzo per pezzo su Giove gli impatti hanno creato sul pianeta (che pure non ha una superficie solida) delle tracce ben visibili Le chiazze scure dell'immagine hanno delle dimensioni che vanno da quelle del Nordamerica a quelle di tutta la terra un impatto con la terra, quindi, avrebbe avuto conseguenze facilmente immaginabili. La maggioranza dei corpi minori del sistema solare si trova nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove.Le loro dimensioni sono le più varie, da qualche metro ai mille chilometri di Cerere, che può considerarsi quasi un pianeta a tutti gli effetti gli oggetti di pochi chilometri di diametro, ovviamente, sono molto abbondanti un asteroide con un diametro di centinaia di Km tende a diventare sferico, uno più piccolo tende a conservare una forma irregolare la cosa si spiega con il fatto che l'attrazione gravitazionale tende a portare un oggetto in forma sferica per minimizzarne l'energia potenziale. Se l'oggetto è abbastanza grande la sua attrazione gravitazionale, più elevata, tende ad avere la meglio sulla resistenza dei materiali, che invece tenderebbero a conservare la forma irregolare Esiste una classe di oggetti la cui orbita passa all'interno di quella della terra tra questi Eros, un oggetto con 13 Km di asse maggiore . Ai margini del sistema solare si estende un'altra fascia di asteroidi, detta fascia di Kuipert, la fascia di Kuipert è una fascia asteroidale i cui oggetti si trovano distribuiti all'esterno dell'orbita di Nettuno.Le loro dimensioni tendono ad essere maggiori di quelle della fascia di asteroidi tra Marte e Giove.Molti di questi oggetti, infatti, hanno un diametro superiore a 500 Km Plutone, con i suoi 2300 Km, di fatto è considerato il più grande oggetto della fascia di Kuipert tra i corpi minori del sistema solare vanno annoverati gli oggetti che costituiscono gli anelli di Saturno, frammenti di roccia e di ghiaccio con dimensioni variabili tra qualche centimetro e qualche metro.Tutti i corpi celesti, e tra questi i pianeti, tendono ad attrarre nella propria orbita e verso la propria superficie i corpi minori che gli capitano vicino. Questo bombardamento in realtà lascia dei segni sulle superfici dei pianeti, segni che sono chiaramente visibili sulla superficie lunare, butterata da crateri con diametri che arrivano alle centinaia di chilometri.Sulla terra, l'erosione degli agenti atmosferici e una situazione geologica più viva cancellano velocemente i segni degli impatti meteorici, che vanno cercati con più attenzione in realtà, da rilievi geologici sulla terraferma si trovano molti crateri, e si può affermare con tranquillità che probabilmente la storia della terra è stata ricca di impatti come e più di quella della luna. Le velocità orbitali sono nell'ordine dei 10-50 Km/s, e la terra si muove a 30 Km/s. un corpo nella sua orbita, quindi, cade sulla terra a una velocità compresa tra i 10 e i 70 Km/s. Come esempi, si può ricordare che un proiettile di pistola va a 300 m/s, una formula 1 a 90-100 m/s Oltretutto un meteorite di 20 metri di diametro pesa 20000 tonnellate, e uno del diametro di un Km circa 2,5 miliardi di tonnellate. Per avere un'idea si può citare che un'automobile pesa circa una tonnellata, un tir 20, e un proiettile anticarro 3 Kg. Un meteorite fa danni perché scarica a terra la sua energia cinetica, che è uguale alla metà della sua massa per la velocità al quadrato ricordando che la massa è proporzionale al raggio al cubo, si fa presto a calcolare che un meteorite di 10 metri di diametro rilascia un'energia pari a quella della bomba di Hiroshima (12 Kiloton), un meteorite di 50 metri di diametro un'energia di 20-40 Megaton il fatto è che la probabilità d'impatto è abbastanza bassa si può affermare che un oggetto del diametro di 50 metri cada sulla terra una volta ogni 1000 anni, e uno di 500 metri una volta ogni 100000 anni. Oltretutto il 79% della superficie terrestre è costituito da acqua. Quindi a differenza di quanto avviene nei film che vengono proposti su eventi di questo genere, la probabilità che un meteorite cada in una zona abitata è molto bassa se a cadere sulla terra con un diametro compreso all'incirca tra i 10 e i 100 metri, se questo cade sulla terra si possono avere due tipi di cratere: un cratere semplice, in cui la terra viene semplicemente sbalzata ai lati, o un cratere complesso. Un cratere complesso si ha quando viene liberata una quantità maggiore di energia, che riscalda il terreno al punto da farlo comportare come se fosse un fluido la meccanica a questo punto è la stessa che si ha quando si fa cadere una goccia in un bicchiere. In questi crateri si forma una montagnetta centrale. Un esempio di cratere semplice è il Meteor Crater in Arizona. Ha un diametro di circa 1200 metri, e si pensa sia stato formato dall'impatto di un meteorite di circa 50 metri d diametro.Se l'impatto avviene in mare l'energia viene depositata in acqua, e si crea un'onda alta fino a qualche centinaio di metri (tsunami) che si abbatte sulle coste intorno a volte, invece il meteorite si sbriciola in aria, cedendo tutta la sua energia ad un'onda d'urto che si abbatte poi sul terreno, com'e avvenuto a Tunguska, in Siberia, nel 1908. Se già un oggetto di dimensioni ridotte (50 metri di diametro) può causare danni ingenti a livello locale, un oggetto del diametro di qualche centinaio di metri può fare danni a livello globale a titolo di confronto, l'esplosione del vulcano Krakatoa, nel 1878, liberò un'energia corrispondente a 250 Megaton. L'esplosione si sentì a più di 1000 Km di distanza, e lo tsunami provocato si abbattè sulle isole vicine, provocando 36000 morti solo a Giava, e vennero immessi nell'atmosfera miliardi di tonnellate di polveri. Impatti di questo tipo possono sollevare una quantità di polveri tali da rendere l'atmosfera meno trasparente per un lungo periodo all'inizio degli anni '90 l'esplosione del vulcano Pinatubo diminuì la trasparenza dell'atmosfera per mesi.Un impatto di un oggetto di grosse dimensioni potrebbe sollevare una coltre di nubi che oscurerebbe il cielo per mesi.E' il caso classico di "inverno nucleare". Si pensa che, in caso di guerra nucleare totale, le polveri sollevate oscurerebbero il cielo per mesi, abbassando di molto la temperatura al suolo, e uccidendo le piante che non potrebbero più fare fotosintesi. Inutile dire che con la morte delle piante avrebbero non pochi problemi di sopravvivenza tutti i mammiferi superiori, uomo compreso si pensa che 65 milioni di anni fa, in corrispondenza con la scomparsa dei dinosauri, ci sia stato un impatto con un oggetto del diametro di qualche chilometro, che avrebbe generato un lungo "inverno nucleare" con ovvie conseguenze. A supporto di questa tesi soprattutto due dati empirici. Un cratere del diametro di 170 chilometri trovato in corrispondenza dello Yucatan, che viste le dimensioni, non è stato eroso dall'azione dell'atmosfera, ma è stato camuffato dall'orogenesi della zona.Si pensa che questo impatto abbia diffuso nell'atmosfera una quantità tale di polveri da oscurare la luce del sole per almeno qualche mese. Oltretutto, in corrispondenza degli strati geologici del periodo, si trova una quantità superiore alla media di Iridio, che è un elemento di cui sono molto ricchi gli asteroidi sulla terra non ci sono tracce di eventi più traumatici, ma sulla luna e su altri corpi celesti, come mimas, sono presenti tracce di impatti che hanno generato crateri con un diametro di quasi 1000 chilometri.
Ciao Jack
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