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Arcibaldo di Romagna cerca Nibiru

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felix64
icon10  view post Posted on 27/9/2004, 14:34     +1   -1




Riassuntino...

Nel corso del 1972, esaminando la traiettoria della cometa di Halley, J.Brady
(del Lawrence Livermore Laboratory - California) scoprì che anche l’orbita di questa cometa,
come quelle di Urano e Nettuno, era "perturbata". I suoi calcoli lo condussero ad ipotizzare
l’esistenza di un pianeta "X" alla distanza di 64 UA dal Sole (Plutone ne dista 39),
con periodo orbitale di 1800 anni terrestri. Brady, come tutti gli astronomi
che si stavano occupando del pianeta "X", presumeva che tale corpo celeste
orbitasse intorno al Sole nello stesso modo degli altri pianeti; ne quantificò pertanto
la distanza dalla nostra stella in misura della metà del suo asse orbitale maggiore.
Questo in accordo con la seconda legge di Keplero(proporzionali ai tempi impiegati a descriverle);
vale a dire che un pianeta si sposta tanto più lentamente quanto più è lontano dal proprio sole.
Nel nostro sistema, ad es., si passa dal velocissimo Mercurio
(che impiega poco meno di tre mesi a compiere la propria rivoluzione intorno al Sole)
al lentissimo Plutone (oltre 247 anni). Ma, secondo le testimonianze dei Sumeri,
Nibiru orbita come una cometa attorno al Sole, essendo quest’ultimo uno dei fuochi di
una ellissi estremamente allungata, così che la distanza dal Sole corrisponde all’intero
asse maggiore e non alla sua metà. E’ curioso il fatto che l’orbita del pianeta "X" calcolata
da Brady (1800 a.) sia esattamente la metà dell’orbita di 3600 a. che i Sumeri
attribuivano a Nibiru. Ricordiamo che (secondo le tesi di Z.Sitchin, esposte in
"Genesis Rivisited", 1990) la traiettoria dell’orbita di Nibiru, in questo
periodo, starebbe facendo ritorno verso il perigeo: questo potrebbe giustificare la
strana coincidenza...? Ma Brady giunse ad ulteriori conclusioni, in sintonia con le tradizioni
sumeriche: il pianeta "X" sarebbe dotato, come Plutone, di un’orbita retrograda, con il piano
fortemente inclinato rispetto all’eclittica. All’inizio gli astronomi si interrogarono se
il responsabile delle perturbazioni nell’orbita di Urano e Nettuno potesse essere Plutone,
giacché la considerevole eccentricità della sua orbita gli consente di penetrare periodicamente
all’interno dell’orbita di Nettuno (una situazione di questo tipo è iniziata nel
‘79 e si è conclusa nel ‘99). Questi dubbi svanirono nel giugno del 1978,
allorché W.Christie (dell’Osservatorio Navale di Washington, un organismo della
Marina Americana sotto il diretto controllo della NASA) scoprì che Plutone,
oltre a possedere un satellite (Caronte), era molto più piccolo di quanto si
pensasse (meno di 2/3 della Luna) e quindi dotato di una massa non in grado di
esercitare rilevanti influenze gravitazionali. L’elaborazione di tutti questi dati rafforzarono
l’indicazione che un’unica " forza estranea " - il "pianeta dell’attraversamento" dei Sumeri
- avesse inclinato Urano, spostato e inclinato Plutone ed impresso un’orbita retrograda
anche a Tritone (un satellite di Nettuno). Incuriositi da queste scoperte, due colleghi di
W.Christie all’Osservatorio Navale (R.S.Harrington e T.C.Van Flaandern) condussero
una lunga serie di simulazioni al computer, raggiungendo la conclusione che tutte
quelle anomalie orbitali fossero state determinate da un "intruso", cioè da un pianeta
(grande da due a cinque volte la Terra) con piano orbitale inclinato ed un semiasse
di "meno di 100 UA". Nel 1981 i dati raccolti durante le missioni del Pioneer 10, del Pioneer 11
e dei due Voyager dimostrarono l’esattezza di tali intuizioni: doveva esistere un
corpo celeste, grande almeno il doppio della Terra, in orbita solare ad una
distanza di almeno 2.4 miliardi di km oltre Plutone e con periodo orbitale di
almeno 1000 anni. Il "Detroit News" del 16 gennaio 1981 pubblicò la notizia in
prima pagina, insieme alla raffigurazione sumera del sistema solare,
così come appare sul famoso sigillo cilindrico, conservato nel Museo di Berlino,
col n.VA/243. A questo punto una svolta decisiva nelle ricerche fu impressa
dal "Progetto IRAS" (Infrared Astronomical Satellite), vale a dire l’esplorazione
agli infrarossi del sistema solare, mediante il lancio in orbita terrestre a 900 km
di altezza di un telescopio (60 cm di apertura, 62 rivelatori infrarossi su
quattro bande spettrali, fra 8,5 e 119 mm / l), sensibile al calore racchiuso
nell’interno di corpi substellari. Era il 25 gennaio 1983, quando dalla base di
Vanderberg in California partì il vettore americano Delta 3910 con a bordo 500 kg
di carico utile, frutto della cooperazione USA-Inghilterra-Olanda. Per ridurre al massimo
l’emissione di irraggiamento parassita, proprio della strumentazione, tutto l’insieme venne posto
in un criostato contenente elio liquido superfluido a -271°C: era indispensabile, infatti,
il raffreddamento del telescopio e dei rivelatori alla temperatura più bassa possibile.
Essendo l’He liquido molto volatile, è lentamente evaporato, determinando l’inattivazione
dell’IRAS il 21 novembre 1983, protraendo la missione di oltre un mese e mezzo sulla
data prevista.Nei circa dieci mesi di attività,il satellite eliosìncrono scattò ed inviò al centro
di controllo 600.000 immagini, dalla cui elaborazione emerse l’individuazione di 250.000
sorgenti celesti di tipo infrarosso (il 99% delle quali in precedenza sconosciute),
stelle e sistemi planetari in formazione (età 1 milione di anni), cinque nuove comete, quattro
nuovi asteroidi e un misterioso oggetto in movimento, simile ad una cometa.
Tutto questo, ora, rende giustizia a R.Reynolds (del Centro Ricerche Ames),
che il 30 gennaio 1983 rilasciò una dichiarazione al "New York Times" del tipo:
da dargli un nome. Predizione, questa, fatta propria da Z.Sitchin nella
lettera inviata il giorno appresso alla , nella quale si suggeriva addirittura l’appellativo:
lo stesso attribuito, a suo tempo, dai Sumeri (Nibiru) o dai Babilonesi (Marduk).
La qual cosa, ai giorni nostri, si è ripetuta da parte di J.Murray
(della UK’s Open University), il quale, insieme con il collega J.Matese
(University of Louisiana), ha dato l’annuncio nell’ottobre ’99 che
"…una forza misteriosa, generata da un grande oggetto invisibile, rallenta il viaggio
delle sonde terrestri in uscita dal sistema solare; la stessa che, probabilmente,è responsabile
della deviazione delle orbite cometarie…". Ma torniamo al 1983. Verso la fine di quell’anno,
in assenza di comunicati ufficiali, un’indiscrezione riuscì a trapelare, nel corso di un’intervista
concessa dai principali scienziati del progetto IRAS alla rubrica scientifica
del "Washington Post". La notizia fu ripresa da diversi quotidiani statunitensi,
che la titolarono: misterioso trovato nello spazio, oggetto gigante.
Messo alle strette, G.Neugebauer, Direttore dell’IRAS, dichiarò:
dire che non sappiamo di cosa si tratti. Successivamente anche la NASA uscì
con un rapporto ufficiale: "solo" 80 miliardi di km dal Sole e potrebbe trovarsi in fase
di avvicinamento alla Terra. E’ stato captato due volte dal telescopio ad infrarossi
(a distanza di sei mesi) e i dati raccolti mostrano che in questo periodo,
pur brevissimo per i tempi astronomici, si è spostato di poco nella sua traiettoria.
Ciò evidenzia che non si tratta d’una cometa, poiché una cometa non può avere una dimensione
di 5x la Terra ed, in ogni caso, si sarebbe spostata maggiormente. E’ possibile, quindi,
che si tratti del decimo pianeta o pianeta "X", che gli astronomi hanno, finora, cercato invano.

Dati raccolti in rete firmati da:
GIORGIO PATTERA

Un bravissimo G. Arcibaldo.

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Per me i conti non tornano perché:
Secondo Brady, l'ultimo passaggio di Nibiru dovrebbe esserci
stato all'incirca nell'anno 150 d.C, fenomeno che potrebbe anche
essere passato inosservato, ma...
poi il passaggio precedente, allora, vuole dire che ci sarebbe stato nel 3450 a.C
ovvero 5450 anni fa?
Ecco allora perché i conti non combinano.
Dunque! Nibiru passerà a trovarci al 13-12-3101, quindi tra 1099 anni.

E fin qui è quello che l'intuizione mi detta, ma ora arriva il bello, ovvero i miei calcoli:
calcoli ottenuti dalle effemeridi

Assegnando a Nibiru una grandezza media di 4 volte
a quella della Terra (quindi appena poco più piccolo del pianeta Nettuno),
esso nei suoi rendez-vous, dovrebbe arrivare mediamente a 470 milioni di km da noi,
e quindi all'interno dell'orbita di Giove.
Nibiru, per chi avrà la fortuna (o sfortuna) di vederlo,
ovvero, loro... (i posteri dei nostri posteri...ecc.), lo vedranno all'incirca
per 3 anni e mezzo sotto forma di una stella che mediamente avrà
una magnitudine di +1.5 (come Pollux dei Gemelli ad esempio).
Ma... quando l'ipotetico pianeta sarà nel punto più vicino a noi,
per quasi due mesi assumerà una brillantezza attorno alla magnitudine 0 (zero),
cioè pari a quella di Saturno in questo periodo.
Mentre scrivo (17-09-02), Saturno, che è già ben visibile intorno ad est in tarda notte,
ed è nella costellazione del mio Amico Orione
Aspirante pianeta x (decimo):
NIBIRU

Dati effemeridi (in base ai quali sono riuscito a costruire tutto ciò che segue)

Massa: circa 4 volte la Terra (quasi come Nettuno)
Satelliti: ? (li vedremo eventualmente tra 1099 anni!)
Periodo orbitale: 3600 anni (circa)
Perielio: 3.36 UA pari a 503 milioni di km
Afelio: 447.56 UA pari a 67 miliardi di km
°-°-°-°-°-°-°-°-

Il suo ultimo afelio: nell'anno 1409 dC in Ofiuco.

Il suo prossimo perielio: il 26-02-3102, a 3.36 UA pari a 502 milioni di km,
nella costellazione di Orione.
°-°-°-°-°-°-°-°-
Ora vediamo i suoi passaggi con l'aiuto delle mappe!!!

Ecco: Nibiru al passaggio del 16 novembre del 3670 aC (nel tempo dei Sumeri?)
2.86 UA, pari a 428 milioni di km nella costellazione del Cancro
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L'Ultimo passaggio ravvicinato con la Terra: 3.78 UA, pari a 565 milioni di km,
nell'anno 286 aC, nella costellazione della Balena
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Il prossimo passaggio ci sarà al 13-12-3101 (tra 1099 anni, appunto!)
nella costellazione del mio Amico Orione,
a 2.51 UA pari a 375 milioni di km.
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Oggi (domani) 18-09-2002
esso è ancora nella costellazione di Ofiuco (ci deve stare proprio bene...)
a 412.59 UA, pari a 61.721.000.000 di km da noi.
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Guarda caso...
Nelle tappe sopra descritte, Lui (Nibiru) vaga sempre in particolar modo tra le mie costellazioni preferite: Orione, Toro, Ofiuco!

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Quasi, quasi... i pianeti del sistema solare sono otto(1), si figuri se ne è stato scoperto un decimo.
Ma mi faccia il piacere!
Semmai, è stato scoperto un fratello minore di Plutone

L’asteroide 2003 VB12 Sedna
Ha un’orbita molto eccentrica che va dalla fascia di Kuiper(2) ai confini della Nube di Oort(3)
Diametro: 1.985 km, periodo sidereo: 12.475 anni

-(2) La Cintura di Kuiper è una regione a forma di disco situata oltre l'orbita di Nettuno, all'incirca fra 30 e 100 u.a. dal Sole,
la quale contiene molti corpi ghiacciati alcuni dei quali molto grandi. E’ considerata anche la fonte delle comete a breve periodo.

(3) L'esistenza della Nube di Oort, per il momento è solo un'ipotesi, dovrebbe trovarsi ad una distanza che parte da 1.000 u.a. -



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Sedna nella costellazione della Balena
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Seguite l'avvicinamento di Sedna fino all'anno 2.078
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Sedna, a fine dicembre 2.078 sarà nel suo punto più vicino a noi, ossia a 75.01 u.a.
(circa 11 miliardi di Km)
con una magnitudine intorno a +20, nella costellazione dei Gemelli.
Poi, il "super asteroide" si allontanerà da noi fino al mese di gennaio anno: 8.004
ad una distanza di ben: 977.35 u.a. (circa 146 miliardi di Km)
con una magnitudine +30, nella costellazione dei Pesci.
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Sedna ha un'orbita che quasi, quasi… mi sembra quella di un NIBIRU In miniatura…

Ma che X pianeta d’Egitto!


Vi metto il link così potete anche vedere le posizioni degli asteroidi e di tutto il resto.
BUON DIVERTIMENTO

 
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