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News Politiche dall' Italia

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view post Posted on 3/11/2013, 15:15     +1   -1
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view post Posted on 23/11/2013, 08:50     +1   +1   -1
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.e da un po di giorni che mi frulla nella testa questa cosa...ora ho bisogno d'un parere...
in sardegna lalluvione ha messo in ginocchio tutta l'isola...catastrofe naturale alquanto strana ...per la prima volta a memoria d'uomo...il vescovo di Olbia ai funerali delle vittime dichiara:Da quello che e successo non e estranea la mano dell'uomo...ci sarebbero stati esiti meno devastanti se avessimo imparato a rispettare i ritmi del creato.
oibo...che vuol dire? non mi sembra un accusa rivolta a chi non ha avvisato per tempo i comuni.....allora mosso da curiosita cerco che e successo in sardegna ultimamente. .prima dell'alluvione. ..ed eccola li la notizia la P3...in sardegna stavano accaparrandosi l'eolico con isoliti metodi finanziamenti ai partiti corruzione. ..insomma ne hanno beccati un po...ma quanti giornali hanno dedicato prime pagine a questa notizia? 0 signori solo trafiletti piccoli e nascosti.....eppure quando usci la storia del signor gelli si apri un caso sul quale si discute ancora oggi...occultamento? be fatto sta che i signori accusati sono stati rinviati a giudizio ...per me dopo questa catastrofe verranno tutti assolti ...non resta che attendere il prossimo appello....
p.s.
poveri noi
 
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view post Posted on 23/11/2013, 10:09     +1   -1
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Penso che il vescovo si riferisse al fatto che non ci sia un'attiva salvaguardia del territorio nonostante l'80% dell'Italia sia a rischio idrogeologico, basta una pioggia incessante per portare distruzione mancano i fondi in modo permanente destinati a scopi inutili.

Cito:

Entro la prossima potrebbe essere fissata l'udienza preliminare sulla cosiddetta P3. Secondo la Procura di Roma, 14 dei 20 indagati tra politici, imprenditori, funzionari, avrebbero costituito un'associazione segreta (violazione della legge Anselmi) con lo scopo, fra gli altri, d'invadere la Sardegna con parchi eolici, facendo affari su terreni a prezzi di saldo perché inquinati.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/...ttute-1.3623284

Gli interessi di potere hanno la meglio perchè coinvolgono chi dovrebbe vigilare. Oggi la Sardegna non è neanche più in prima pagina, ecco il bel paese assecondato dai giochi di potere che si sfascia lentamente.
 
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view post Posted on 23/11/2013, 11:35     +1   -1
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certo che mancano i fondi e la base fondamentale su cui fanno affidamento chi ci bombarda con queste vere e proprie bombe d'h2o...se e riferito ad uno sperpero inopulato di fondi perche dire :se avessimo imparato a rispettare le leggi del creato...dio non scrisse dragate i fiumi figliuoli che seno son caz..io credo si riferisse a chi scatena questi eventi...perché la chiesa sa che siamo in guerra...volevano la sardegna li hanno sgamati questa e la punizione/monito...solo il tempo mi puo dar ragione, vedremo al prossimo appello che accadra a questi signori della p3
 
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view post Posted on 23/11/2013, 11:54     +1   -1
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ci stanno sfasciando ...non e colpa nostra o dei politici che danzano in un teatro chiamato Montecitorio. ..loro sono i pupazzi noi gli spettatori ma chi sta dietro alle marionette non lo si puo vedere , puoi riconoscere i fili pero ...
siamo solo all'inizio , e siamo destinati a perdere come il resto del mondo ....il giappone e caduto , l'europa e nel pugno ferreo delle banche , il medio oriente e stravolto da primavere create ad hock per girare i giochi di potere , la cina e stata comprata come forza lavoro dall'america , vladimir regna sovrano indiscusso cercando di preservare il dominio sul suo territorio,mostra denti che non ha e balla la danza imposta dai marionettisti...continuiamo a vivere come se nulla di tutto cio stesse accadendo , come se storie d'ordinaria follia scritte negl'angoli delle testate principali fossero favole da raccontare ai bambini per farli rigare dritti
 
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view post Posted on 27/11/2013, 10:32     +1   -1
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I veri retroscena della caduta del Governo Berlusconi nel Novembre 2011 (Nicola Bizzi)


Non mi stupisce più di tanto la notizia, riportata dal quotidiano Libero, secondo la quale Silvio Berlusconi sarebbe stato “sfrattato” da Palazzo Chigi nel Novembre di due anni fa perché voleva traghettare il nostro Paese fuori dalla moneta unica europea e tornare alla Lira. Non mi stupisce perché mi sono a lungo occupato, in diversi miei articoli, del “golpe” del 2011, dei suoi retroscena e delle sue implicazioni, e non mi stupisce perché già lo sapevo, avendo ricevuto a suo tempo questa notizia da varie fonti. Non disponevo però di niente di scritto, non avevo in sostanza le “prove” da poter pubblicare. Una importante conferma in tal senso ce l’ha fornita nei giorni scorsi Hans Werner Sinn, il Presidente dell’IFO, l’istituto di statistica tedesco, che ha esplicitamente dichiarato: “Sappiamo che, nell’autunno 2011, l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva avviato trattative per far uscire l’Italia dall’Euro”. Queste rivelazioni di Sinn, che la Commissione Europea si è affrettata a smentire nella stessa serata, ma senza che vi sia stata alcuna conferma o smentita da parte del diretto interessato, cioè Berlusconi, si aggiungono a quelle già fornite da Lorenzo Bini Smaghi, il quale lo scorso Settembre aveva scritto in suo libro che “le dimissioni di Berlusconi sono avvenute dopo che l’ipotesi di uscita dall’Euro era stata ventilata in colloqui privati con i governi di altri paesi”. Francesco De Dominicis, su Libero, tenta a questo punto di capire fin dove si fosse spinto il Cavaliere nel 2011 in questo suo tentativo di uscita dall’area Euro, e soprattutto con quali governi avesse avviato questi colloqui “privati”. Una risposta agli interrogativi di De Domenicis ce la fornì direttamente, all’indomani del golpe che vide Berlusconi costretto alle dimissioni per essere sostituito da Mario Monti, l’euro-deputato britannico Nigel Farage, nel suo celebre discorso pronunciato al Parlamento Europeo il 16 Novembre di due anni fa. Discorso che voglio qui riproporvi per intero: «Eccoci qui, sull’orlo del disastro economico e sociale, e in questa stanza oggi abbiamo quattro uomini che dovrebbero essere responsabili. Eppure abbiamo ascoltato i discorsi più insipidi e tecnocratici di sempre: state tutti negando. L’Euro è un fallimento sotto tutti i punti di vista. Di chi è la colpa? Chi è che ha in mano il vostro destino? Ovviamente la risposta è: nessuno di voi. Perché nessuno di voi è stato eletto. Nessuno di voi ha avuto la legittimazione democratica necessaria per arrivare ai ruoli che state attualmente ricoprendo. E in questo vuoto è arrivata Angela Merkel. Viviamo in un’Europa dominata dalla Germania, qualcosa che il progetto di Europa unita avrebbe dovuto effettivamente impedire. Qualcosa che chi venne prima di noi ha impedito, pagando con il suo sangue. Io non voglio vivere in un’Europa dominata dalla Germania e neanche i cittadini europei lo vogliono. Ma ragazzi, siete voi che lo avete permesso. Perché quando Papandreu decise di chiedere un referendum, lei, signor Rehn, parlò di “violazione della fiducia”, e i suoi amici si sono riuniti qui come un branco di iene, hanno circondato Papandreu, lo hanno cacciato via e rimpiazzato con un governo fantoccio. Che spettacolo disgustoso. E non ancora soddisfatti, avete deciso che Berlusconi se ne doveva andare. Quindi fu cacciato e rimpiazzato con il signor Monti, ex commissario europeo, anch’esso architetto di questo euro-disastro. Un uomo che non era neanche membro del Parlamento. Sta diventando come un romanzo di Agatha Christie, dove cerchiamo di indovinare chi sarà il prossimo ad essere fatto fuori. La differenza è che sappiamo benissimo chi sono gli assassini: dovreste essere ritenuti responsabili per ciò che avete fatto. Dovreste essere tutti licenziati. E devo dire, signor Van Rompuy, che 18 mesi fa, quando la incontrai per la prima volta, mi sbagliai sul suo conto. Dissi che avrebbe ucciso silenziosamente la democrazia degli stati-nazione, ma non è più così, lo sta facendo molto rumorosamente. Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia a dire: “non è il momento di votare, è il momento di agire”. Cosa, in nome di Dio, le dà il diritto di dire al popolo italiano cosa fare?». Siccome bisogna sempre saper leggere tra le righe per capire la Matrix che ci circonda, è indicativo il paragone che ci fornisce Farage, parlando della caduta di Berlusconi e di Papandreu, quando denuncia che la situazione stava diventando “come un romanzo di Agatha Christie, dove cerchiamo di indovinare chi sarà il prossimo ad essere fatto fuori”. Appare quindi evidente che, se colloqui riservati ci sono stati (ed io ritengo di si), questi sono avvenuti principalmente fra l’Italia e la Grecia, con la regia della Gran Bretagna e, probabilmente, con la Russia di Putin come invitata speciale. Simultaneamente a Berlusconi in Italia, infatti, è stato fatte cadere Papandreu in Grecia, guarda caso proprio mentre si accingeva a indire un referendum per far esprimere il popolo ellenico in merito ad un’uscita dall’Euro. E la caduta di Papandreu, prontamente sostituito da un governo imposto dai Rothschild, oltre a “normalizzare” la politica greca ai dettami della Troika e della Commissione Europea, è stato un palese “avvertimento” a Vladimir Putin, che in quei giorni stava trattando una risoluzione del debito ellenico per fare entrare di fatto la Grecia nell’orbita russa. Come, del resto, un altro palese avvertimento a Putin è stata la rapina dei conti correnti delle banche di Cipro, una nazione europea che conosco molto bene e che posso confermarvi che è già di fatto da tempo, per molti aspetti, sotto l’ala protettrice di Mosca. Farage utilizza inoltre per Mario Monti, per Van Rompuy e per i vertici della “cupola” europea l’appellativo più azzeccato: “architetti” dell’euro-disastro. “Architetti” da intendersi qui nel senso di Liberi Muratori, di massoni. Il riferimento è evidente e palese, perché è proprio quello che sono! Quella che da tempo si sta svolgendo intorno all’Euro, per chi non lo avesse ancora capito, è infatti una guerra massonica. Tutti massonici ne sono gli attori, tutti massonici ne sono i burattini e i burattinai. Ma è anche una guerra fra diverse massonerie: fra una massoneria finanziaria, palese degenerazione della massoneria cosiddetta “speculativa”, facente capo a potenti famiglie come quella dei Rothshild, che di fatto controllano il 90% del sistema bancario internazionale e la rete delle grandi multinazionali, e una massoneria “operativa”, che si considera erede dei costruttori di cattedrali. La prima delle due, tanto per fare chiarezza, ha sempre avuto nel nostro Paese come braccio operativo di fiducia negli ultimi vent’anni il cosiddetto centro-sinistra. E il Gran Maestro della Loggia del Drago, Silvio Berlusconi, è stato fatto cadere perché rappresentava un evidente ostacolo per quella massoneria finanziaria che domina e controlla le istituzioni europee. L’appartenenza massonica di Silvio Berlusconi, come ho già evidenziato in un mio precedente articolo, è ormai da tempo cosa nota, anche se devo dare atto al Cavaliere di essersi saputo contrapporre visceralmente negli ultimi anni alla cappa di massonicità che pervade il centro-sinistra, i suoi programmi e le sue mire affaristico-bancarie. Ma, come ha bene evidenziato Alfonso Luigi Marra in un recente dibattito radiofonico con Alessandro Sallusti, il limite di Berlusconi è stato, invece di difendere la società da certi “apparati”, l’aver sempre tentato di accordarsi con essi. E lo ha fatto fin quando ha potuto, fino a quando la contrapposizione si è trasformata in scontro, in guerra aperta. Sotto questa lettura possiamo interpretare il tentativo berlusconiano di uscita dall’Euro. Tentativo che, ammesso che fosse andato in porto, non avrebbe cambiato più di tanto le carte in tavola. Berlusconi avrebbe, sì, salvato demagogicamente la faccia, trasformandosi in “paladino” del popolo italiano vessato dalla schiavitù dell’Euro e dalla tirannia della BCE, garantendosi magari la strada spianata per il Quirinale e l’immunità perenne per le sue vicenduole giudiziarie. Ma non avrebbe risolto alla radice il problema. Il problema non è, infatti, l’Euro, ma il fatto che esso è di proprietà della BCE, un’associazione a delinquere privata che incredibilmente lo presta a tassi da usura agli Stati d’Europa, che invece dovrebbero produrlo da sé a costo zero, senza indebitarsi per acquisirlo. Il ritorno a una moneta nazionale con il mantenimento di una Banca d’Italia in mano ai privati gioverebbe soltanto a breve termine alle esportazioni, magari ridando per un certo periodo fiato all’industria e alle piccole e medie imprese, ma non porterebbe a un risanamento del debito pubblico perché non affronterebbe alla radice il nodo principale: quello del signoraggio bancario; nodo che potrebbe essere sciolto solo togliendo alle banche private il controllo del nostro istituto di emissione. Berlusconi questo “nodo”, anche se fosse riuscito a far uscire l’Italia dall’Euro, non lo avrebbe mai affrontato, né mai del resto lo farà, perché egli è parte integrante del sistema bancario che detta le regole e in venti anni non ha detto né fatto niente per far diventare pubblica la Banca d’Italia, anzi ha anch’egli concorso ad occultare agli occhi dell’opinione pubblica il fatto che è privata. Altra conferma a riguardo è il fatto che, al di là delle promesse e della demagogia fiscale, Berlusconi non ha mai fatto niente di concreto per abbassare le tasse che strangolano la nostra economia, tacendo deliberatamente al popolo italiano che sono dai 600 ai 700 i miliardi di Euro che le banche annualmente sottraggono alle tasche dei cittadini mediante l’anatocismo, l’accredito tardivo dei versamenti, e altre pratiche notoriamente illecite. I governi guidati dal Cavaliere hanno concorso attivamente ad aggravare questa situazione con alcune leggine, come quella (per fortuna bocciata dalla Corte Costituzionale) che faceva decorrere la prescrizione anche mentre il conto corrente era aperto, e quella che è intervenuta tempestivamente per stabilire per legge l’accredito differito dei versamenti perché la giurisprudenza aveva finalmente cominciato a dichiaralo illegittimo. Oltre a ciò, sono stimabili nell’ordine di 85 miliardi di Euro i soldi che lo Stato risparmierebbe annualmente sui tassi di interesse del debito pubblico se le quote private della banca d’Italia venissero confiscate e divenissero pubbliche. É per questo che non ritengo né credibile né sincera l’opposizione antieuropeista che il “drago” di Arcore, prossimo senatore decaduto, si sta apprestando a scatenare nelle piazze con la sua nuova Forza Italia.


http://www.signoraggio.it/i-veri-retroscen...-novembre-2011/
 
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view post Posted on 14/5/2014, 13:30     +1   -1
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L’ex ministro Usa: funzionari europei
ci proposero di far cadere Silvio


Nell’autunno del 2011, quando la drammatica crisi economica aveva portato l’euro ad un passo dal baratro, alcuni funzionari europei avvicinarono il ministro del Tesoro americano Geithner, proponendo un piano per far cadere il premier italiano Berlusconi. Lui lo rifiutò, come scrive nel suo libro di memorie appena pubblicato, e puntò invece sull’asse col presidente della Bce Draghi per salvare l’Unione e l’economia globale.
«Ad un certo punto, in quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i presti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato». Geithner, allora segretario al Tesoro Usa, rivela il complotto nel suo saggio «Stress Test», uscito ieri. Una testimonianza diretta dei mesi in cui l’euro rischiò di saltare, ma fu salvato dall’impegno del presidente della Bce Mario Draghi a fare «tutto il necessario», dopo diverse conversazioni riservate con lo stesso Geithner.

I ricordi più drammatici cominciano con l’estate del 2010, quando «i mercati stavano scappando dall’Italia e la Spagna, settima e nona economia più grande al mondo». L’ex segretario scrive che aveva consigliato ai colleghi europei di essere prudenti: «Se volevano tenere gli stivali sul collo della Grecia, dovevano anche assicurare i mercati che non avrebbero permesso il default dei paesi e dell’intero sistema bancario». Ma all’epoca Germania e Francia «rimproveravano ancora al nostro West selvaggio la crisi del 2008», e non accettavano i consigli americani di mobilitare più risorse per prevenire il crollo europeo.

Nell’estate del 2011 la situazione era peggiorata, però «la cancelliera Merkel insisteva sul fatto che il libretto degli assegni della Germania era chiuso», anche perché «non le piaceva come i ricettori dell’assistenza europea - Spagna, Italia e Grecia - stavano facendo marcia indietro sulle riforme promesse». A settembre Geithner fu invitato all’Ecofin in Polonia, e suggerì l’adozione di un piano come il Talf americano, cioè un muro di protezione finanziato dal governo e soprattutto dalla banca centrale, per impedire insieme il default dei paesi e delle banche. Fu quasi insultato. Gli americani, però, ricevevano spesso richieste per «fare pressioni sulla Merkel affinché fosse meno tirchia, o sugli italiani e spagnoli affinché fossero più responsabili». Così arrivò anche la proposta del piano per far cadere Berlusconi: «Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente, ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello. “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani”, io dissi».

A novembre si tenne il G20 a Cannes, dove secondo il Financial Times l’Fmi aveva proposto all’Italia un piano di salvataggio da 80 miliardi, che però fu rifiutato. «Non facemmo progressi sul firewall europeo o le riforme della periferia, ma ebbi colloqui promettenti con Draghi sull’uso di una forza schiacciante». Poco dopo cadde il premier greco Papandreu, Berlusconi fu sostituito da Monti, «un economista che proiettava competenza tecnocratica», e la Spagna elesse Rajoy. A dicembre Draghi annunciò un massiccio programma di finanziamento per le banche, e gli europei iniziarono a dichiarare che la crisi era finita: «Io non la pensavo così».
Infatti nel giugno del 2012 il continente era di nuovo in fiamme, perché i suoi leader non erano riusciti a convincere i mercati. «Io avevo una lunga storia di un buon rapporto con Draghi, e continuavo ad incoraggiarlo ad usare il potere della Bce per alleggerire i rischi. “Temo che l’Europa e il mondo guarderanno ancora a te per un’altra dose di forza bancaria intelligente e creativa”, gli scrissi a giugno. Draghi sapeva che doveva fare di più, ma aveva bisogno del supporto dei tedeschi, e i rappresentanti della Bundesbank lo combattevano. Quel luglio, io e lui avemmo molte conversazioni. Gli dissi che non esisteva un piano capace di funzionare, che potesse ricevere il supporto della Bundesbank. Doveva decidere se era disponbile a consentire il collasso del’Europa. “Li devi mollare”, gli dissi». Così, il 26 luglio, arrivò l’impegno di Draghi a fare «whatever it takes» per salvare l’euro. «Lui non aveva pianificato di dirlo», non aveva un piano pronto e non aveva consultato la Merkel. A settembre, però, Angela appoggiò il «Draghi Put», cioè il programma per sostenere i bond europei, che evitò il collasso.

http://www.lastampa.it/2014/05/13/italia/p...5RJ/pagina.html
 
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felix64
view post Posted on 20/5/2014, 13:16     +1   +1   -1




le solite puttanate per far riemergere il frodatore all'attenzione pubblica, si stanno creando false notizie per far ritornare il cittadino nell'oblio da lobotomizzato, ad oggi grazie al movimento si è scoperto che il dividi et impera non funziona più, ci hanno fatto fare la pallina da ping pong tra ds e sn con le votazioni e sono sempre stati d'accordo in 30 anni ci hanno allargato il c..o come un tronco di quercia, oramai sono alla frutta e devono andare tutti in galera non a rappresentare il popolo ignorante ( che se non si sveglia adesso con queste europee siamo messi veramente male).
 
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view post Posted on 22/5/2014, 15:26     +1   -1
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La maggior parte della popolazione non sà pensare individualmente;
lo vedi quando borbottano per le tasse e l'ennesimo aumento della benzina ma per il resto continuano a votare ed andare ad applaudire i soliti volti noti o le nuove facce del vecchio che si cambia d'abito
e si ripresenta con le medesime frasi elettorali.. quando ad averci portato a questo punto sono proprio loro.
Mi auguro che gli italiani aprano finalmente gli occhi, prima che sia tardi.
 
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felix64
view post Posted on 27/5/2014, 10:14     +1   -1




CITAZIONE (perlanaturale @ 22/5/2014, 16:26) 
La maggior parte della popolazione non sà pensare individualmente;
lo vedi quando borbottano per le tasse e l'ennesimo aumento della benzina ma per il resto continuano a votare ed andare ad applaudire i soliti volti noti o le nuove facce del vecchio che si cambia d'abito
e si ripresenta con le medesime frasi elettorali.. quando ad averci portato a questo punto sono proprio loro.
Mi auguro che gli italiani aprano finalmente gli occhi, prima che sia tardi.

Ahhahahahah dobbiamo piangere, l'italiani popolo di pecoroni, ignoranti e non voglio essere volgare, te li compri con 80 euro, popolo di egoisti piagnoni e lamentoni, cagasotto per il cambiamento in meglio e che fanno? votano per un condannato per danni erariali che spara caxxate che in campagna elettorale dicono una cosa e ne fanno un'altra e a sti pecoroni gli vanno bene di pagare gli f35, il mes, il fiscal compact, i 7,5 miliardi alle banche, i 98 miliardi alle slot machine......
 
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view post Posted on 27/5/2014, 13:27     +1   -1
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hanno preferito il rassicurante volto che hanno visto perennemente in tv e credere a grandi buffonate, che aprire gli occhi e cambiare qualcosa dopo tutto se a certuni togli Renzi contro chi potranno borbottare in live e su facebook? Avrebbero dovuto cambiare e preferiscono morire piuttosto che farlo e poi dai, l'elemosina degli 80 euro che ovviamente negavano avessero un significato elettorale... E' stata la mancetta per quella dannata X. Popolo di lobotomizzati che preferisce mettere la testa sotto alla sabbia piuttosto che impedire la rovina di un paese, dai Renzi riparte và a prendere i nuovi ordini prepariamoci al peggio e ringraziamo chi lo ha votato per 30 soldi d'argento
 
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view post Posted on 6/10/2014, 12:37     +1   -1
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Italiani tartassati dalle tasse: non riescono più a pagare e cedono la casa allo Stato


Rinunciare ad avere un tetto sotto cui dormire. Ci sono sempre più persone che pensano di lasciare allo Stato la propria casa perché non ce la fanno più a pagare le tasse
Colpa delle tasse sulla casa, colpa della crisi economica e del tenore di vita sempre più basso, fatto sta che insieme al calo dei prezzi degli immobili si sta verificando un fenomeno inquietante.
Ci sono sempre più persone che pensano di lasciare allo Stato la propria casa perché non ce la fanno più a pagare le tasse.
Il fenomeno è in continua crescita. A Confedilizia, l’organizzazione dei proprietari di immobili, arrivano richieste per avere informazioni sull'istituto della rinuncia.

"C'è chi decide di demolire la propria casa, di renderla inagibile", sottolinea allarmato il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani. Nel Nord Est scoperchiano i capannoni abbandonati per non pagare Imu e Tasi. "Sono in crescita le schede di cancellazione degli immobili dal catasto - continua Sforza Fogliani - come associazione siamo costernati di dover aiutare i nostri soci a distruggere un patrimonio immobiliare, ma è il risultato di un fisco incivile che tassa anche gli immobili che non producono alcun reddito". Gli esempi sono tanti. C'è il precario che eredita dal nonno la casa della sua infanzia, dove ha vissuto anni felici, ma l’immobile si trova nel paesino sperduto in pieno calo demografico. Come seconda casa paga Imu e Tasi spropositate rispetto al vero valore del bene che, se si dovesse guardare quello di mercato, sarebbe zero: nessuno la vuole comprare, nessuno la vuole affittare. Il proprietario non arriva a pagare le tasse. Addio alla cara casa del nonno. Si rinuncia.Rinuncia alla casa delle vacanze anche per il dirigente cinquantenne licenziato e senza lavoro perchè non ce la fa. Poi ci sono le case in territori collinari e montani abbandonati. Qui i costi di manutenzione vanno a sommarsi alle tasse e allora si butta giù la casa. La possibilità di rinunciare alla propria proprietà a favore dello Stato è prevista dal codice civile. Di solito viene utilizzato al momento della successione ereditaria quando l’erede decide che il bene, in questo caso al casa, è troppo onerosa e invece di benefici economici produce perdite. Ma è possibile anche per qualunque bene di proprietà la cui gestione è diventata troppo onerosa. "La rinuncia è sempre un momento difficile - spiega il presidente di Confedilizia - su questo si somma il fatto che anche per rinunciare a favore dello Stato bisogna pagare e non poco".

Confedilizia ha fatto alcune ipotesi nel caso di rinuncia per un immobile modesto con rendita catastale di 250 euro e una base imponibile di 31.500 euro. In questo caso il totale delle imposte può variare da 2.935 euro se si applicano le imposta di registro e le imposte ipotecarie e catastali a 3.465 euro se si applicano: l’imposta sulle successioni e donazioni oltre alle imposte ipotecarie e catastali.




http://www.ilgiornale.it/news/economia/ita...n=Facebook+Page
 
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felix64
view post Posted on 22/10/2014, 08:08     +2   +1   -1




ieri il frodatore era in tv al tg a sparare caxxate, ma quanti milioni di italiani ci sono che lo votano ancora, va in tv, modifica la costituzione ecc., che vergogna, ma si sa domenica c'era le supercazzole con lo scappellamento a ds al pomeriggio, lui doveva apparire per forza...
 
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view post Posted on 22/10/2014, 09:28     +1   -1
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era in tv a farsi il selfie mentre il paese và a rotoli, ma la maggioranza degli italiani subisce il lavaggio del cervello, senza neanche provare a reagire. Ed eccoci qua, ci dicono che taglieranno le tasse. Tutti esultano, in realtà le aumentano. Ci dicono esattamente il contrario di ciò che fanno, e la gente passivamente crede, crede a tutto. Siamo un paese di persone senza la capacità di guardare oltre al finto applauso ed alla canzoncina di regime fatta cantare ai bambini delle elementari, l'importante è il selfie, e continuare a credere al "hambiamento" si direttamente verso il burrone.
 
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view post Posted on 23/10/2014, 15:44     +1   +1   -1
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CITAZIONE (felix64 @ 22/10/2014, 09:08) 
ieri il frodatore era in tv al tg a sparare caxxate, ma quanti milioni di italiani ci sono che lo votano ancora, va in tv, modifica la costituzione ecc., che vergogna, ma si sa domenica c'era le supercazzole con lo scappellamento a ds al pomeriggio, lui doveva apparire per forza...

Un presidente del consiglio che si gira dall'altra parte, guarda il telefonino e fa finta di guardare scartoffie (il suo maestro Berlusconi ha fatto davvero scuola), "LA" presidente della camera che fa sfoggio per la miliardesima volta di tutta la sua boria e arroganza (Nilde Jotti si rivolta nella tomba) mentre l'opposizione dice ciò che tantissimi italiani pensano, e cioè che il despota chiacchierone fiorentino è un pagliaccio contaballe che fa pseudopolitica nei talk-show (anche qui il suo compare di Arcore ha fatto scuola) è lo specchio del paese.
Questa è gentaglia che sicuramente avrebbe un consenso plebiscitario in qualche giunta militare del sudamerica, vedere che lo hanno in Italia preoccupa seriamente.

 
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