Doctor Faust |
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| I vangeli cono un coacervo di veritą storiche mescolate a inesattezze, se non a proprie e vere bugie aggiunte, o interpolate soggettivamente e senza motivo, se non quello di avvalorare una tesi senza riscontri.
Per fare un esempio mi riferisco a due episodi:
Il primo. Nel deserto, Gesu sta per 40 giorni da solo, in compagnia degli angeli[?].
Negli ultimi giorni lo avvicina anche il demonio con le famose tentazioni.
Ma se lui era solo, chi ha raccontato questi fatti. se non lui stesso? E questo che cosa prova?
L'altro episodia riguarda la notte nel Gestzemani. Gesu' si ritura a pregare e prepararsi per la morte. Ha gią inviato Giuda a chiamare romani e sacerdoti.
Gli apostoli dormono tutti.
Chi allora racconta cio' che e' successo e le parole che ha detto Gesu al padre? Lui stesso, forse? E questo che cosa prova?
Forse che e' lui che racconta se stesso? Che valore puo' avere il racconto delle proprie vicende umorali, oniriche e interiori ad altri?
Come possono queste essere chiamate testimonianze?
Segue un altro episodio estremamente indicativo.
Delle tre resurrezioni attribuite a Gesu', quella di Lazzaro e' la piu' spettacolare. Lazzaro viene resuscitato dopo tre giorni.
Perche allora viene citato solo da Giovanni? Gli altri apostoli non c'erano? O non sono stati informati?
Infine: Si parla spesso di demoni nei vageli. Emergono qua e la, agiscono, entrano ed escono dai corpi di uomini. A volte vengono anche contati [70].
Perche', se sono cosi evidenti, nessuno li descrive? Forse perche nessuno li vede? Ma se allora non sono visibili come si fa ad affermare che sono demoni, e contarli addirittura?
Come potete vedere i motivi di perplessita ci so. E sono ampiamente fondati.
Voler creare effetti fantasmogorici su una vicenda molto umana, fa si che poi l'attenzione venga indirizzata agli effetti scenici, invece che alla trama della storia, che ha sicuramente dei risvolti morali costruttivi.
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