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I misteriosi manufatti di Sanxingdui

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view post Posted on 9/4/2014, 17:01     +1   -1
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I misteriosi manufatti di Sanxingdui

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Sanxingdui (cinese: 三星堆, Sānxīngduī, "tumulo tre stelle")
Il villaggio di Sanxingdui si trova nella provincia di Sichuan, in Cina. La scoperta di misteriosi manufatti è avvenuta nella primavera del 1929. Un contadino intento a scavare un fossato riportò alla luce dei preziosi manufatti di giada, fu il primo indizio per la scoperta di una civiltà di 3.500 anni fa da allora sono susseguiti nella zona altri scavi.
Nel 1986 degli operai intenti a fare degli scavi presso Sanxingdui rinvennero ulteriori manufatti, in seguito gli archeologi rinvennero due grandi pozzi sacrificali, essi contenevano 4.000 artefatti; ceramiche, statue in avorio e giada, gioielli, grandi maschere ma la caratteristica di questi antichi reperti e il loro aspetto così distante dalla cultura cinese. I manufatti erano in molti casi rotti, bruciati e accuratamente sepolti.

I manufatti misteriosi appartenevano a una cultura risalente a 3000 – 5000 anni fa e appartenenti alla misteriosa cultura Shu gli oggetti hanno catturato l’attenzione internazionale riscrivendo, di fatto, la storia cinese.
Comprendevano sculture di animali, maschere di drago con denti acuminati, un altare sacrificale in bronzo con decorazioni a forma di maschere e animali, gioielli, coltelli spade, zanne di elefante gioielli in oro, oggetti in avorio e giada, teste umane in lamina d’oro, serpenti, draghi uccelli, una barca, un albero alto quattro metri e altri oggetti.
Tra di essi spicca una figura umana in bronzo, di 2,62 metri.

I manufatti che più hanno catturato l’attenzione sono state le maschere di bronzo le teste e l’albero di bronzo le maschere hanno un aspetto ben diverso dalla tipica fisionomia orientale; hanno volti quadrati, lunghe orecchie, volti spigolosi, occhi dalla dimensione esagerata il naso dritto. Mentre l’albero alto quattro metri e con nove rami ha tre tipi di frutta su ogni ramo secondo le tradizioni cinesi, l’albero era la reincarnazione dell'universo, e i frutti sulla pianta simboleggiano il sole, la luna e le stelle dell'universo e l’albero rappresenta quindi un collegamento tra il cielo e la terra.
Gli oggetti furono realizzati durante l’antico regno di Shu, che prosperò durante la dinastia Shang 3-5000 anni fa; i manufatti sono stati realizzati con avanzate conoscenze metallurgiche. Infatti, il bronzo è ottenuto tramite una particolare lega di rame e stagno che ha reso gli oggetti più solidi ed ha permesso la realizzazione di oggetti di grandi dimensioni.

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Una maschera misura 0,72 metri di altezza, per 1,32 metri di larghezza ed è la più grande maschera di bronzo mai rinvenuta al mondo.
Sono, infatti, proprio le maschere ad avere caratteristiche così fuori luogo, gli stessi studiosi si sono definiti sorpresi nello scoprire uno stile artistico completamente diverso dalla storia dell’arte cinese.

Nonostante l’eccezionale qualità dei manufatti sono state scoperte iscrizioni. E la scoperta rimane del tutto unica.

La cultura che ha realizzato gli oggetti è stata chiamata: Cultura Sanxingdui – Shu una cultura neolitica appartenente alla prima età del bronzo che sostava nella piana di Chengdu.
Qui le tradizioni rimanderebbero all’antico regno Shu. Secondo le cronache di Huayang durante la dinastia Jin (265-420 dC), il regno di Shu fu fondato da Cancong il governante era noto per gli occhi sporgenti come quelli delle maschere.
Gli succedettero Boguan, Yufu, e Duyu, proprio i manufatti a forma di uccello e di pesce richiamerebbero i governanti Yufu e Boguan, lo stesso nome Yufu si riferirebbe al cormorano.
Nel passato Sanxingdui fu una fiorente città dedita all’agricoltura, e all’estrazione mineraria, ma anche con una vasta produzione di ceramiche. La città fu un importante centro socio-politico e religioso per 2.000 anni e fu abbandonata improvvisamente nel 1000 a.C. Per ragioni ancora sconosciute.

I pozzi sacrificali sarebbero stati utilizzati durante i riti religiosi per le offerte agli dei della natura, il cielo, la terra, i fiumi e le montagne. Probabilmente le maschere di animali rappresentano le antiche divinità della civiltà Shu.
Secondo lo studioso Ao Tianzhao del Museo di Sanxingdui la civiltà Shu aveva una religione primordiale e i pozzi ritrovati erano utilizzati per i pellegrini, infatti, la civiltà accoglieva popolazioni con culti diversi.


Un’altra curiosità sulla cultura Shu riguarda la grande quantità di avori e di conchiglie rinvenute, non vivevano gli elefanti nel Sichuan e gli studiosi sono concordi nell’ipotesi che le zanne provenissero da scambi commerciali con altre popolazioni, e le conchiglie suggeriscono che le rotte commerciali arrivassero all’asia occidentale e meridionale. Si trattava di una civiltà con un commercio molto sviluppato.

i manufatti di Sanxingdui sono stati esposti in famosi musei tra i quali National Gallery of Art (Washington) British Museum etc. Attualmente sono esposti 130 pezzi in una mostra intitolata 'Cina civiltà perduta: il Mistero di Sanxingdui', fino a Marzo 2015 presso il Museo Bowers a Santa Ana, in California.

Staff Aurora Project Forum




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