Il sauro di Grifalco A Grifalco un paese in provincia di Catanzaro, nel 1971 un’alluvione di venti ore di pioggia ininterrotta; provocò smottamenti nel terreno. L’avvocato Mario Tolone Azzariti, venne incaricato da alcuni proprietari terrieri, di eseguire dei sopralluoghi per stimare i danni dell’alluvione.
Nel terreno franato, rinviene una testa in terracotta con delle iscrizioni, nelle zone vicine scopre altri reperti. Negli anni successivi Azzariti si occupò di ricercare altri manufatti trovandone un centinaio. Rinvenne: statue in pietra calcarea di donne con complicate pettinature, pietre con petroglifi, incisioni solari, una statua di una donna trascinata da un toro, una sfinge in terracotta, statue di uomini a cavallo, dischi con incisioni, asce punteruoli, punte di lancia, armi. Inoltre rinviene scheletri e un ossario.
Una statuina di diciotto centimetri di lunghezza rinvenuta Caria ha provocato molta curiosità si tratta di una statua in terracotta, rotta in due pezzi e poi ricongiunta con della colla. La statuina rappresenta un sauro con piccole zampe, e con placche triangolari su tutto il dorso.
L’animale rappresentato sembra appartenere alla specie degli stegosauri, razza estinta circa sessantacinque milioni di anni fa. In una piccola lastra di marmo è stato inoltre ritrovato un bassorilievo della medesima creatura. Le statue dovrebbero appartenere a una civiltà pre greca vissuta 3.000 anni fa.
Edited by perlanaturale - 7/5/2013, 20:38