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OOPART gli oggetti impossibili

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view post Posted on 23/8/2008, 22:50     +1   +1   -1
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Post, in continuo aggiornamento

OOPArt è un termine che deriva dall'acronimo inglese Out of Place Artifacts (reperti o manufatti fuori posto),
coniato dal naturalista americano Ivan Sanderson per dare un nome ad una categoria di oggetti di difficile collocazione storica. Essi sono tutti quei reperti archeologici o paleontologici che, secondo le comuni convinzioni riguardo al passato, si suppone non siano potuti esistere nell'epoca a cui afferiscono le datazioni iniziali. Da questi ritrovamenti è nato il filone dell'archeologia misteriosa,
in quanto la maggioranza degli scienziati non li ha mai ritenuti come "fuori dal tempo"

divisori_056


* Le statuette di Acambaro,
Le statuette sono state ritrovate nella cittadina di Acambaro nei pressi di Guanajuato nel New Mexico, furono scoperte nel 1945, raffigurano persone, persone , ma sopratutto rappresentano dinosauri estinti. sono datate da analisi scientifiche a circa 2.500 anni fa, oggi si trovano esposte nel museo di Acambaro

acambaro2acambaro1

acambaro3

acambaro4

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Il Mortaio di Tuolumne

Il mortaio ed il pestello furono rinvenuti nella Table Mountain California, in uno strato di ghiaia datato tra 33 e 55 milioni di anni, (Miocene)al di sotto di uno strato di lava solida a 425 metri di profondità dal soprintendente JH Neale dipendente della Montezuma Tunnel Company. Prima del mortaio venne rinvenuta anche una ciotola con un diametro di 3,4 pollici. Nella zona vennero inoltre ritrovati: un frammento di cranio ed uno scheletro umano completo.


mortaiooopart


divisori_574





I manufatti microscopici degli Urali
Nella regione russa degli Urali sono stati trovati manufatti microscopici, di tipo tecnologico difficilmente compatibili con la loro datazione.
Dei cercatori d’oro negli tra il 1991 e il 1993 rinvennero nel fiume Narada negli urali alcuni manufatti di piccole dimensioni a forma di spirale. Le dimensioni variavano tra i tre cm e i 0,003 mm. Medesimi manufatti vennetro trovati anche in altri fiumi, tra i tre metri e i ddici di profondità, oltre al Narada, si trovavano nel Balbanyu nel Kozhim e in due affluenti il Vtvisty e il Lapkhevozh.
Le piccole spirali sono realizzate di vari tipi di metalli, le spirali grandi sono di rame mentre le più piccole di molibdeno e tungsteno.
Materiali utilizzati oggi nella moderna tecnologia infatti il
molibdeno ha un'alta densità, è un metallo molto duro il suo punto di fusione è a 2.650 °C. Viene oggi usato per rendere più resistenti i metalli dalla corrosione, come indurente in lega con l’acciaio,e nelle leghe per creare acciai resistenti alle alte temperature. Le leghe che contengono Molibdeno hanno un’ottima resistenza alla corrosione ed al calore tra i vari utilizzi, il Molibdeno viene usano per realizzare parti di missili e aerei Il tungsteno ha un ottima resistenza agli acidi, ha un punto di fusione a 3422 °C e una resistenza da trazione e temperatura ai 1650 °C Il tungsteno è un metallo utilizzato nelle apparecchiature elettriche ed industriali, viene usato ad esempio come lega dall’industria .
Le spirali degli usali sono realizzate secondo il rapporto aureo, ed hanno caratteristiche comuni con i nano meccanismi, meccanismi di dimensioni microscopiche per alta tecnologia. Le spirali sono state datate stimata tra i 20.000 e i 318.000 anni.

urali2


divisori_146



* I dischi di Bayan Kara Ula
Tra le montagne di Bayan Kara Ula (oggi monti Bayan Har Shan) oggi territorio cinese ma fino agli anni ’50 territorio del tibet. Tra i monti nel Nimu nella provincina dello Sichuan esisteva la popolazione Dropa o Dzopa, vennero scoperti nel 1947 da uno studioso inglese Karyl Robin Evans durante una spedizione in tibet, voluta dopo aver visto un disco dei Dropa appartenente al Prof. Lolladorf, e recuperato in India. la popolazione Dropa era di sole 300 persone.

Si trattava di una minoranza etnica, con una loro lingua, ed un altezza di circa 1,22 m massimo 1,30m avevano grandi occhi, ed un corpo esile, erano stanziati a 5.000 metri d’altitudine. La loro particolarità era oltre che nell’aspetto e nel linguaggio nei dischi che possedevano frutto d’avanzata tecnologia.
I dischi dropa o piatti di Pietra. Già nel 1937 un’archeologo cinese Chi Pu Tei entrò in caverne presso le montagne di Bayan Kara Ula,
nelle caverne scoprì ben 716 tombe allineante con i resti di corpi datati a 12.000 anni fa con sembianze molto particolari. I crani erano di grandi dimensioni avevano grandi cavità oculari, lunghe braccia, ed un altezza di circa 1,20m. In ogni tomba insieme ai resti era stati lasciati dei dischi in pietra di varie dimensioni datate al periodo Neolitico 2.500 a.C. ed ogni disco ha un foro centrale,il loro nome originario era “bi” nelle tombe vennero rinvenuti anche altri oggetti i “cong” manufatti a sezione quadrata e con un foro cilindrico, piatti scuri e piatti con bordi esterni rialzati, Le pareti della grotta erano decorati con rappresentazioni di stelle sole e luna, tra gli astri dei punti che scendevano fino a terra in linee curve. Dal foro centrale partiva un solco che sottoforma di spirale doppia ricopre i dischi fino al bordo esterno, i dischi avevano anche caratteri sconosciuti. Oggi i dischi sono esposti al British Museum, già nel 1947 alcuni dischi esposti nel Museo di Bampu di Xian, mentre oggi sono stati rimossi. Lo studioso inglese Karyl Robin Evans scrisse un libro, a riguardo intitolato"Sungods in Exile"
Nel 1995 venne resa pubblica la notizia dalla Associated Press (AP) del ritrovamento nel mese di Novembre di una popolazione stanziata nella provincia di Sichuan. A poche centinaia di chilometri dai monti Baian-Kara-Ula Si trattava del villaggio dei “nani”. Il più alto era 1,15m il più basso appena 63.5 cm La zona di Sichuan è oggi vietata agli stranieri. I Discendenti dei Dropa avrebbero quindi lasciato le montagne per stabilirsi nelle pianure.


dropa5dropa4
dropa3dropa2
dropa1

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* Le lampade di Dendera

Le lampade di dendera sono le raffigurazioni in bassorilievo sulle pareti del tempio di Hator. Il bassorilievo rappresenta un servente contenuto all’interno di un contenitore dalla forma lunga ed affusolata. Sono sempre state interpretate come semplici decorazioni, ma la forma ricorda quella della lampadina. Per lo studioso Von Daniken il bassorilievo dimostrebbe l’uso dell’elettricità nella civiltà egizia.
Infatti le tombe egiziane decorate ed affrescate, non avrebbero potuto essere decorate in altro modo, visto che
Le fiamme libere finirebbero per consumare l’aria e lasciare segni di fumo sulle pareti. Ciò non dovrebbe sorprendere anche a baghdad, è stata ritrovata una pila composta da semplici materiali un vaso di terracotta e una sbarra di rame che con le dovute conoscenze può creare elettricità.

dendera1
dendera2dendera3

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La Pagoda nera di Konarak in India,
Il tempio del sole a Konarak XIII secolo è concepito per rappresentare il carro del sole, con 12 paia di ruote e trainato da 7 cavallil intera superfice del complesso è finemente decorata. La pietra alla sommità del tempio non è trasportabile se non utilizzando macchinari moderni.
Tra i vari elementi decorativi troviamo, rappresentazioni di macchina volanti, cosmologia, conoscenze scientifiche.

tempio1
tempiooopart

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Edited by perlanaturale - 13/1/2012, 15:09
 
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view post Posted on 13/9/2008, 22:59     +1   -1
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Aggiungo io il tuo video ;)


 
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view post Posted on 14/9/2008, 05:07     +1   -1
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ok, grazie!
 
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michelle20
view post Posted on 2/4/2011, 14:00     +1   +1   -1




piatto decorato in mostra al monastero di ta prohm al tempio di angkor

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michelle20
view post Posted on 3/4/2011, 14:28     +1   -1




video rimosso :(
 
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Diabo84
view post Posted on 3/4/2011, 20:47     +1   -1




Mmm... Io credo che spesso siano abbagli o "scherzi" che vengono fatti per diventare famosi... Ma per alcune di queste cose può essere certamente così, non tutte.

Fori perfettamente cilindrici con "uscite a spaccata" non possono essere scherzi. Se sono fossilizzati così, se si trovano dentro rocce vulcaniche et simila... Se rappresentano cose assurde o piuttosto capibili da noi di ora... Qualcosa non torna.

Non sò... Come se fosse un ciclo. Cose se noi sparissimo ora e un nuovo homo sapiens ritrovasse pezzetti di noi fra 20mila anni...



Ci assomiglia...
 
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view post Posted on 4/4/2011, 12:21     +1   -1
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CITAZIONE (Diabo84 @ 3/4/2011, 21:47) 
Mmm... Io credo che spesso siano abbagli o "scherzi" che vengono fatti per diventare famosi... Ma per alcune di queste cose può essere certamente così, non tutte.

Fori perfettamente cilindrici con "uscite a spaccata" non possono essere scherzi. Se sono fossilizzati così, se si trovano dentro rocce vulcaniche et simila... Se rappresentano cose assurde o piuttosto capibili da noi di ora... Qualcosa non torna.

Non sò... Come se fosse un ciclo. Cose se noi sparissimo ora e un nuovo homo sapiens ritrovasse pezzetti di noi fra 20mila anni...



Ci assomiglia...

Esattamente.
Spesso e volentieri i casi più inspiegabili sono proprio quelli di oggetti ritrovati in miniere.
La nostra crosta terrestre è come un'enorme tronco d'albero sotto i cui strati è possibile si trovino i resti di una o più nostre precedenti ere tecnologiche.
Ogni tanto movimenti tettonici, scosse e magari esplosioni nucleari riportano in superficie testimonianze di epoche oramai del tutto dimenticate.
 
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Diabo84
view post Posted on 4/4/2011, 19:14     +1   -1




Diciamo che questa mia idea è abbastanza radicata... Su chi ci fosse prima di "noi" e se effettivamente sia sparito, emigrato o estinto... Beh, a questo non sò cosa pensare.

Piuttosto, mi viene da pensare su questi "oggetti". Se davvero sono così impossibili, se chiaramente mostrano qualcosa che non avrebbe dovuto esserci, perchè non vengono Analizzati con la A maiuscola?
Sono lì, disponibili, perchè non si crea una teoria o anche solo un'ipotesi che possa spiegarne l'origine?

Puzza tanto di "informazione che è meglio che resti in mano a pochi" perchè altrimenti il "popolo potrebbe diventare troppo curioso"...

Sbaglio?
 
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felix64
view post Posted on 5/4/2011, 06:51     +1   -1




CITAZIONE (Diabo84 @ 4/4/2011, 20:14) 
Diciamo che questa mia idea è abbastanza radicata... Su chi ci fosse prima di "noi" e se effettivamente sia sparito, emigrato o estinto... Beh, a questo non sò cosa pensare.

Piuttosto, mi viene da pensare su questi "oggetti". Se davvero sono così impossibili, se chiaramente mostrano qualcosa che non avrebbe dovuto esserci, perchè non vengono Analizzati con la A maiuscola?
Sono lì, disponibili, perchè non si crea una teoria o anche solo un'ipotesi che possa spiegarne l'origine?

Puzza tanto di "informazione che è meglio che resti in mano a pochi" perchè altrimenti il "popolo potrebbe diventare troppo curioso"...

Sbaglio?

no non sbagli se tutti sapessero non ci sarebbero più guerre,pensa solo alle religioni.
 
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view post Posted on 8/4/2011, 15:44     +1   -1
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esistono concetti cosi radicati contro cui è difficile persino discuterne, pacificamente, ricordo anni fa una discussione con una conoscente ove seguendo il motto "non esiste più esiste più sordo di chi non vuol sentire" non accettava neanche di discutere del'evoluzionismo; ma continuava a pappagallo a nominare continuamente ad alta voce il nome Charles Darwin, pur di non ascoltarmi
sarebbe necessaria una revisione totale della storia, la comunità scientifica garante della storia ufficiale, preferisce non rischiare d'invalidare il proprio prestigio personale.
ribattere su ogni ritrovamento, non riconoscerlo, o insinuare sospetti sul ricercatore, ed ecco l'occultamento di reperti cosi sconvolgenti
 
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view post Posted on 8/4/2011, 16:17     +1   -1
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Rinvenuto un’oopart a Vladivostok, Russia.
Durante la costruzione del nuovo ponte di Vladivostok, è stato rinvenuta una piastra metallica, di circa sei centimetri, la sua composizione è per il 97% di alluminio, e da piccole quantità di calcio, ferro, piombo, samario, e tugsteno. L’alluminio, è stato prodotto per la prima volta un secolo fa, mentre l’oggetto risalirebbe a 2.000 anni fa. Per lo scienziato russo Valery Dvuzhilny, appassionato di misteri ha affermato che l’oggetto non sia terrestre, e che la datazione della piastra risulta essere una prova lampante di un contatto alieno avvenuto nel passato. La piastra è stata inoltre analizzata presso l’Istituto di Fisica Nucleare di S. Pietroburgo dal professor Igor Okunev, secondo il quale non è mai stato scoperto nulla di simile prima d’ora, e che l’oggetto non è opera umana.
Sempre a Vladivostok sarebbero state rinvenuti in blocchi d’arenaria, particelle di tugsteno databili a 250 milioni di anni fa.

fonti






mappa di Orione in avorio di 36.000 anni fa

image

Il manufatto realizzato in avorio, venne trovato nel 1979, nella valle di Ach, in Germania.
E’ un’antica rappresentazione umana ed è stata datata, tra 32.500 e 38.000 anni con la datazione della cenere rinvenuta accando all’oggetto. La tavoletta di avorio di Mammuth, misura 14mm x 38mm ed ha uno spessore di 4 mm. Ed apparteneva ad una tavoletta più grande.
Da una parte è raffigurata una persona con braccia alzate e gambe divaricate, tra le gambe un’oggetto forse una spada. Dall’ altra parte vari segni.
Per ilDott. Michael Rappenglueck il disegno umano, con le sue proporzioni.rappresenta la costellazione di Orione. Le 86 tacche sull’ altra facciata rappresenterebbero il numero dei giorni in cui la stella di orione Betelguese, è visibile

La tavoletta è inoltre un calendario per gravidanze.
togliendo al numero di giorni di un anno il numero 86 si ottengono i giorni corrispondenti ai nove mesi di gestazione umana.


fonte


Edited by perlanaturale - 8/4/2011, 17:39
 
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view post Posted on 6/12/2011, 14:48     +1   -1
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ANTICO MARTELLO OOPART



 
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I dieci comandamenti sulla pietra Los Lunas
La pietra denominata Los lunas, si trova nelle Hidden Mountin, vicino Los
Lunas, New Messico, a circa 35 miglia a sud di Albuquerque . E’ di origine basaltica
La sua particolarità, la il petroglifo su di essa, che riporta i dieci comandamenti. La scritta è in un ebraico antico con alcune lettere greche.
I caratteri erano indecifrabili sia per i nativi che per i primi coloni, le persone del posto sono a conoscenza della roccia dal 1800.
Secondo il geologo George Moorehouse La roccia è in basanto ed egli stima il suo peso in 80 100 tonnellate. Il geologo Morehouse stima l’iscrizione attorno al 1000 a.C.
La roccia è rotta e col tempo è scesa nel fondo valle inclinandosi, il testo infatti appare inclinato confermando quindi che quando venne incisa la pietra si trovava in una posizione diversa. A riguardo venne intervistato nel 1996 l’archeologo e storico presso l'Università del New Mexico Frank Hibben. Egli si dichiarò convinto della originalità dell’iscrizione, e della sua autenticità. Hibben affermò di aver visto la roccia per la prima volta nel 1933 all’epoca era coperta dai licheni, ad accompagnarlo fu una guida che aveva visto la roccia nel 1880. La roccia los lunas riporta in una forma abbreviata i dieci comandamenti. Chi prima di Colombo ha raggiunto l’America?


loslunasoopart3

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loslunascolombooopartfe
 
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scritturainamericaprimatumulooopart2
thegravecreekstoneoopar
the grave creek stone
La pietra denominata The Grave Creek pietra fu scoperta nel 1838, durante gli scavi del tumulo Mound Grave Creek, a Moundsville, in West Virginia presso il fiume Ohio.
L’originario proprietario di Grave Creek fu Joseph Tomlinson dai primi anni del 1800, che si rifiutò di consentire scavi considerando Grave Creek, una costruzione religiosa, morì nel 1826 lasciando il terreno al figlio Jesse. Nel 1938 i nipoti di Jesse, iniziarono gli scavi ad aprire la struttura fu Abelardo Tomlinson. Il tumulo era doppio nella parte superiore vi erano le sepolture di persone di alta statura, e oggetti perline ed oggetti in rame.
La pietra, è in arenaria ed ha piccole dimensioni 4,8cm per 3,6cm . Le incisioni di caratteri alfabetici sono solo sul lato anteriore e sembrano suggerire una lingua europea.
E fu trovata nei detriti degli scavi.
Il tumulo presso cui venne rinvenuta è alto 69 metri ed ha un diametro di 295 metri, il tumulo è stato datato tra il 250 a.C. e il 150 a.C. oggi si trova all’interno dello Grave Creek Mound State Park.
Fu inviato allo Smithsonian dove ne vennero fatte delle copie ancora esistenti, e fu scattata l’unica foto della pietra. Nel 1868 apparteneva alla collezione privata di E.H. Davis di Squier, ma la sua collezione fu venduta al museo Blackmore , oggi assorbito dal British Museum.

 
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calixtlahuacaooparthean

La testa di terracotta rinvenuta a Tecaxic-Calixtlahuaca
Nel 1933 a Calixtlahuaca ad una settantina di chilometri da Città del Messico fu rinvenuta la testa di una statuina in terracotta nelle vicinanze di una piramide presso dei cimiteri pre colombiani a Tecaxic-Calixtlahuaca.
La testa ha uno stile romano, e rappresenta un’uomo non amerindo con la barba. grazie all’ analisi termoluminescenza presso l'Istituto di Fisica Nucleare del Max Plank institute di Heidelberg in Germania venne confermata la sua datazione tra il 9° secolo a.C. e la metà del 13° secolo d.C. Per lo studioso Bernard Andreae dell’ istituto tedesco di archeologia a Roma si tratta di un manufatto in stile romano databile al 2° secolo d.C.




 
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