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Ricerca: in Yeti: ci sarebbe una prova della sua esistenza

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view post Posted on 28/7/2008, 10:16     +1   -1
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ANSA) - LONDRA, 27 LUG - Vari test fatti su 2 misteriosi peli trovati in una foresta indiana sembrano portar acqua al mulino di chi crede nell'esistenza dello yeti.Gli esperti non sono riusciti ad attribuire a nessuna specie conosciuta i peli, uno lungo 44 mm e l'altro 33, che sono stati recuperati 5 anni fa sulle colline di Garo nell'India nord-orientale e che secondo la gente del luogo appartengono a un 'mande barung', un selvatico uomo della foresta chiamato nella versione himalayana 'abominevole uomo delle nevi'.

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PROVA DI ESISTENZA
Test del Dna ai peli di uno yeti dell'India

Stando a quanto riferisce la Bbc, ci sono state ripetute segnalazioni sulla presenza dello yeti in quella regione. Sarebbe di colore nero e grigio, erbivoro, alto circa tre metri e di circa 300 chilogrammi di peso

Un'immagine dello yeti (da www.metro.co.uk) Roma, 25 luglio 2008 - Scienziati britannici hanno deciso di sottoporre al test del Dna un campione di peli attribuiti a uno yeti originario dell'India. La versione indiana di questa leggendaria creatura, nota anche come uomo delle nevi, è simile a una scimmia chiamata 'mande barung' (uomo della foresta), che si ritiene viva nella remota regione di West Garo Hills, nello stato nord-orientale di Meghalaya. Stando a quanto riferisce la Bbc, ci sono state ripetute segnalazioni sulla presenza dello yeti nella regione. E' stato un studioso locale, Dipu Marak, a consegnare alla Bbc i presunti peli dello yeti, per dimostrare l'esistenza di questo essere di colore nero e grigio, erbivoro, alto circa tre metri e di circa 300 chilogrammi di peso.


Un biologo britannico esperto di yeti, Ian Redmond, ritiene che i peli sottoposti a test abbiano una "straordinaria somiglianza" con quelli raccolti sull'Everest da Edmund Hillary, l'esploratore neozelandese che per primo, insieme allo sherpa Tenzing Norgay, aveva raggiunto nel 1953 la cima del monte più alto del mondo.



Lo scienziato britannico ha dichiarato che dopo i primi esami al microscopio, i peli verranno ora inviati a diversi laboratori per essere sottoposti al test del Dna. I primi test hanno favorito un "processo di eliminazione" perchè i peli sono stati messi a confronto con quelli di altri animali che vivono nella stessa zona. "Ora noi sappiamo per certo che questi peli non appartengono all'orso bruno asiatico, nè al cinghiale e non hanno punti in comune con le diverse specie di macaco - ha precisato Redmond - questi peli rimangono un enigma".
 
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