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Posts written by -Dana Scully-

view post Posted: 22/2/2023, 13:46     Il teschio di cristallo di Mitchell è un'antica testa umana fossilizzata? - ARCHEOLOGIA MISTERIOSA
CITAZIONE (Tno83 Mulder @ 22/2/2023, 12:17) 
Teoria interessante!👍

Si molto interessante, anche il sito www.galacticfacets.com/ ha ottimi spunti. Un saluto
view post Posted: 15/1/2023, 18:42     Klaus Dona - Hidden History 2014 (Full Video) - LIBRI - RIVISTE - VIDEO -MULTIMEDIA
Klaus Dona - Hidden History 2014 (Full Video)

Klaus Dona on the 5th science conrerence Hidden History in Sarajevo 2014.
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view post Posted: 15/1/2023, 17:13     Il teschio di cristallo di Mitchell è un'antica testa umana fossilizzata? - ARCHEOLOGIA MISTERIOSA
Il teschio di cristallo di Mitchell è un'antica testa umana fossilizzata?

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IS THE MITCHELL HEDGES CRYSTAL SKULL AN ANCIENT
FOSSILIZED HUMAN HEAD?
Roger Spurr from the Mudfossil University offers compelling evidence that the Mitchell Hedges Crystal Skull is a fossilized human head....what he calls a mudfossil. Roger explains that Crystal Creatures are found in hydrothermal areas.
I believe that the parallel ridges that Roger Spurr states are veins and arteries are in reality layers of muscle fibers wrapped in fascia sheaths. The vascular system branches like a tree root. The parallel perfectly aligned ridges of muscle tissue are apparent in the Mitchel Hedges Skull and follow the exact pattern of convergence that Spurr says are veins and arteries.

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The vascular system of the human skull does not conform to that configuration however the muscles do. Perhaps it is a combination of both muscles and vascular tissue.
I have discussed Spurr's video with Bill Homann who is the keeper of the Mitchell Hedges Crystal Skull. When he brings the skull here to the Montana Megaliths again this summer we will explore these theories in greater detail.
In the meantime I will be reviewing my own photos of the two Cherokee Crystal Skulls found in a pyramid in Wisconsin and handed down through the Cherokee bloodline looking for anatomically correct features.
My personal experience with the Cherokee Crystals Skulls in 2008, was a profound enlightening experience in an alternative matrix in which I accessed the data banks and engaged in personal interactions some of which were visible on camera.
In the summer of 2020, I witnessed a similar communication between the Mitchell Hedges Skull and Doug Leftler. I circled around Doug and bent down in order to capture the beams of light on camera. Doug tells me that it was his intention to communicate with the skull in this way and that this experience had a profound effect in his life.
Please watch the relevant portion of the Mudfossil University and read my comments below the video.
- Fonte https://www.facebook.com/julie.ryder.5095/...FsbU5aP3k9uAhal

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Mudfossil University...Mitchel Hedges Crystal Skull at 3:53 minutes



- Cherokee Crystal Skulls
www.galacticfacets.com/crystal-skulls.html

- Giant's Playground in the Montana Megaliths, USA
www.montanamegaliths.com/giants-playground...




_Traduzione di GOOGLE-
traduzione di GOOGLE
IL TESTO DI CRISTALLO DI MITCHELL È UN ANTICO
TESTA UMANA FOSSILIZZATA?
Roger Spurr dell'Università Mudfossil offre prove convincenti che il teschio di cristallo di Mitchell Hedges è una testa umana fossilizzata.... quello che lui chiama un fossile di fango. Roger spiega che le creature cristalline si trovano nelle aree idrotermali.
Credo che le creste parallele che Roger Spurr siano vene e arterie siano in realtà strati di fibre muscolari avvolte in guaine fascia. Il sistema vascolare si ramifica come una radice di un albero. Le creste parallele perfettamente allineate del tessuto muscolare sono evidenti nel teschio di Mitchel Hedges e seguono lo schema esatto di convergenza che Spurr dice essere vene e arterie. Il sistema vascolare del cranio umano non si conforma a quella configurazione comunque i muscoli. Forse è una combinazione di muscoli e tessuto vascolare.
Ho discusso del video di Spurr con Bill Homann che è il custode del Mitchell Hedges Crystal Skull. Quando porterà di nuovo il teschio qui ai Megalith del Montana quest'estate, esploreremo queste teorie più dettagliatamente.
Nel frattempo rivedrò le mie foto dei due teschi di cristallo Cherokee trovati in una piramide nel Wisconsin e tramandati attraverso la linea di sangue Cherokee alla ricerca di caratteristiche anatomicamente corrette.
La mia esperienza personale con i Cherokee Crystals Skulls nel 2008, è stata un'esperienza profonda illuminante in una matrice alternativa in cui ho accesso alle banche dati e mi sono impegnato in interazioni personali alcune delle quali erano visibili dalla telecamera.
Nell'estate del 2020, ho assistito a una comunicazione simile tra Mitchell Hedges Skull e Doug Leftler. Ho girato intorno a Doug e mi sono piegato per catturare i raggi di luce sulla telecamera. Doug mi dice che era sua intenzione comunicare con il teschio in questo modo e che questa esperienza ha avuto un effetto profondo nella sua vita.
Guarda la parte pertinente dell'Università Mudfossil e leggi i miei commenti sotto al video.
Università Mudfossil... Mitchel Hedges Crystal Skull alle 3:53 minuti

Teschi di cristallo Cherokee
www.galacticfacets.com/crystal-skulls.html
Parco giochi dei Giant nei Montana Megaliths, USA
www.montanamegaliths.com/giants-playground...





https://www.galacticfacets.com/crystal-sku...A7zDIPxkK532Epg
view post Posted: 27/7/2022, 15:17     LE MISTERIOSE ORIGINI DEL PETROLIO - NEWS
LE MISTERIOSE ORIGINI DEL PETROLIO

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IL CICLO VITALE DI GAIA
Trent'anni orsono la concezione della tettonica a placche, allora da poco scoperta, offri una spiegazione razionale e autonoma dell'evoluzione della Terra. Nel contesto di questo modello è assiomatico che la Terra "odierna" rappresenta i residui "raffreddati" di un grumo precedentemente fuso di materia cosmica consolidatasi in un nucleo di ferro-nickel, in un mantello siliceo-metallo ferroso e in una crosta silicea-metallo alcalino.

Tale genere di interpretazione era maturata nei secoli 19° e 20° — l'epoca in cui il Darwinismo aveva trasformato il mondo vivente in qualcosa in costante progresso verso l'ottimizzazione di forma e funzione; niente di ciò che "è" potrebbe mai essere ideale, in quanto "in cammino" verso la perfezione. Inerente a tale concezione vi era anche l'idea che le parti inanimate del mondo si stavano anch'esse evolvendo?

L'articolo prosegue qui:
https://www.nexusedizioni.it/it/CT/le-mist...iw1FZQfjih9P4Ko
view post Posted: 19/4/2021, 14:38     ciao a tutti - REGOLAMENTO & PRESENTAZIONI
Ciao ! Si il forum è ancora attivo ma per motivi di mancanza di tempo, non abbiamo più aggiornato il forum.
view post Posted: 13/10/2019, 15:28     +1Le città di Marte di Ennio Piccaluga - REALTA' ALIENA
Le città di Marte di Ennio Piccaluga

Tutte le città di Marte. Il continente Atlantide stava su Marte. Forse la stessa Roma è la replica di una città marziana di 10.000 anni fa.

(E’ possibile riportare su altri media piccole parti del contenuto del presente blog, sempre che sia evidenziata la citazione di questo sito e del suo autore. Ogni abuso sarà penalmente perseguito)
L’immagine in evidenza (TM) è l’elaborazione operata dal grafico CUFOM Luigi de Matteis di una delle foto pubblicate di recente dal ricercatore americano Scott Waring. Le foto, come asserisce lo studioso, non sono altro che parti di immagini originali trasmesse a Terra dalla sonda USA “MRO” con a bordo la telecamera HIRISE, capace di foto con risoluzione fino a 30 cm./ pixel.

Di seguito, la foto originale diffusa da Scott Waring (Fig. 1)


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L'articolo prosegue qui:
https://epiccaluga.wordpress.com/2019/10/1...citta-di-marte/
view post Posted: 19/7/2019, 16:48     I megaliti di Tiwanaku e Pumapunku sono realizzati con pietre artificiali - ARCHEOLOGIA MISTERIOSA
Tiwanaku-Pumapunku

I megaliti di Tiwanaku e Pumapunku sono realizzati con pietre artificiali


Il professor J. Davidovits durante il Geopolymer Camp 2018, ha esposto i risultati di una ricerca condotta dal Geopolymer Institute e dall’Universidad Catolica San Pablo di Arequipa (Perù) in merito ai monumenti megalitici di Tiwanaku e Pumapunku, che si trovano in Bolivia.

Tiwanaku è un sito archeologico costruito antecedentemente alla civiltà inca e datata dal 600 al 700 d.C. è un sito archeologico noto per la presenza della porta del sole, una porta in pietra realizzata in un unico blocco di andesite. Mentre il sito di Pumapunku, è noto per la presenza di una piramide avente in cima, quattro lastre di arenaria rossa del peso compreso tra 130-180 tonnellate oltre a blocchi di andesite; una pietra vulcanica molto dura.


Sono stati raccolti dei campioni di arenaria rossa e di andesite nel novembre 2017. Secondo le analisi, le pietre sono realizzate artificialmente, con un calcestruzzo geopolimero. Nella roccia di andesite, una pietra vulcanica gli scienziati hanno scoperto la presenza di materia organica basata sul carbonio. Anche se la presenza di materia organica in tale pietra in natura è impossibile perché la materia organica ad alte temperature viene distrutta.

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Questa materia organica, potrebbe permettere una corretta datazione, del sito.
Secondo il geologo Luis Huaman dell’Universidad Catolica San Pablo di Arequipa, l’elemento organico sarebbe un geopolimero, a base di acidi carbossilici inserito dall’intervento umano, alla sabbia di andesite per ottenere un cemento.

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Secondo Davidovits, ricercatore presso il Geopolymer Institute, i costruttori avrebbero raccolto la friabile arenaria rossa da una montagna vicino al sito, del tufo vulcanico dal vulcano Cerro Kapia e sali di carbonato di sodio, dal deserto dell’altipiano; per formare l’arenaria rossa.
Mentre per l’andesite avrebbero creato un legante organico – minerale a base di acidi organici naturali. Il legante, sarebbe ottenuto da piante reperibili in zona ed a reagenti, sempre di origine naturale.



Questo cemento, sarebbe stato poi versato in stampi; per ottenerne le forme desiderate. La scoperta si ricollega e leggende locali, che raccontano come anticamente, con estratti vegetali riuscissero ad ammorbidire la pietra. In questo caso, ottenevano un cemento, che facevano indurire all’interno di stampi.

Ufficialmente i costruttori dei siti archeologici avrebbero realizzato i blocchi utilizzando solo strumenti di pietra, trasportando i blocchi pesanti centinaia di tonnellate sul sito. Lo studio si collega a una ricerca effettuata negli anni 80’ dal titolo: " Making Cements with plants extract".




-.-.-.-.-.-

Fonte della notizia e delle immagini:

www.geopolymer.org/news/geopolymer...aper-published/

Altra fonte:

www.geopolymer.org/archaeology/tia...apunku-bolivia/
view post Posted: 15/5/2019, 20:37     Civiltà perduta: il Sanscrito, la lingua perfetta che assomiglia a un linguaggio macchina - ARCHEOLOGIA MISTERIOSA
Civiltà perduta: il Sanscrito, la lingua perfetta che assomiglia a un linguaggio macchina

di Enrico Baccarini
Le ambiguità del linguaggio umano
Negli ultimi venti anni sono state impiegate molte risorse, tempo e fondi nella progettazione di una rappresentazione chiara delle lingue naturali per renderle accessibili all’elaborazione attraverso i computer.

Il linguaggio naturale, ovvero quello parlato dagli esseri umani nella vita quotidiana contrapposto ai linguaggi di programmazione informatica, presenta numerose ambiguità soprattutto di tipo semantico e si presta facilmente a fraintendimenti, soprattutto nel caso in cui debba essere compreso da un computer.

Secondo molti studiosi il linguaggio naturale non sarebbe adatto a relazionarsi correttamente con la rigorosa e matematica logica di un computer, tuttavia esiste almeno un’eccezione: il Sanscrito.

Il sanscrito e l’intelligenza artificiale
Attualmente il sanscrito è una “lingua morta”, non viene cioè parlata da nessun popolo ma è usata soltanto dagli induisti nella celebrazione delle loro cerimonie religiose o nella lettura di testi sacri.

Ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato è stato scoprire che il Sanscrito sembra essere un vero e proprio linguaggio per computer.

Già nel luglio del 1987 la rivista Forbes ospitava un articolo intitolato “Il sanscrito è la lingua ideale per la programmazione di software per computer” ma già due anni prima un ricercatore della NASA era giunto a conclusioni ancor più sorprendenti.

Nel 1985 Rick Briggs studioso di Intelligenza Artificiale del Roacs NASA Ames Research Center di Moffet Field, in California, pubblicò un articolo scientifico intitolato “Sanskrit and Artificial Intelligence — NASA Knowledge Representation in Sanskrit and Artificial Intelligence“[1].

Nel suo abstract, Briggs affermava:

“Nell’antica India l’intenzione di individuare la Verità divenne così consumante che, in questo processo, scoprirono forse lo strumento più perfetto per soddisfare tale ricerca che il mondo abbia mai conosciuto, la lingua sanscrita… Oltre a opere di valore letterario, esisteva una lunga tradizione filosofica e grammaticale che ha continuato a esistere con immutato vigore fino al secolo attuale. Tra le realizzazioni di questi grammatici si può ritenere che abbiano scoperto una lingua, il Sanscrito, che è identico non solo nella sostanza ma nella sua forma con il lavoro corrente sull’intelligenza artificiale. Questo articolo dimostra che un linguaggio naturale può anche servire come lingua artificiale e molti studi sull’intelligenza artificiali non sono altro che un inconsapevole riappropriarsi di studi molto più antichi”.

Briggs analizzò le reti semantiche, nei primi anni ‘80 di recente invenzione, e trovò una loro impressionante somiglianza con la lingua sanscrita.

A partire dal 500 a.C. diversi grammatici indiani, ed in particolar modo il riformatore Panini, avevano realizzato una stretta codificazione della lingua dal più antico sanscrito vedico affinché divenisse un utile strumento per trasmettere concetti logici con estrema precisione. Da tale riforma, nel tempo, si venne a creare un sanscrito molto più conciso e “condensato”, rigoroso, simile ad un moderno linguaggio di programmazione informatico. Già nella sua forma originaria di sanscrito vedico, il sanscrito riformato mantenne quelle peculiarità che sarebbero state introdotte e rinnovate solo nel VI secolo a.C.

L’idioma perfetto che può dialogare con i computer




La scoperta di un collegamento tra il sanscrito e l’Intelligenza Artificiale è di importanza monumentale.

Una lingua antica almeno 6.000 anni sembra essere a tutti gli effetti un idioma così perfetto da consentire di interfacciarsi con i moderni sistemi informatici.

Tale particolarità potrebbe sembrare del tutto casuale ma nella realtà dei fatti si dimostra come la più alta rappresentazione di quel concetto di perfezione che costituì l’animus del pensiero indiano.

L’unicità che la lingua sanscrita possiede rispetto a tutte le altre conosciute sembra esprimersi anche nell’etimologia stessa della parola, sams-kr-ta, che significa ‘perfezione’.

È del tutto naturale chiedersi chi avesse ‘creato’ questa lingua e quali livelli di ‘perfezione’ avessero raggiunto i suoi ideatori per poterla rendere così unica e compiuta, peculiare e incomparabile rispetto a qualsiasi altra.

A tale riguardo è necessario un inciso storico emerso da studi archeologici recenti. Il Daily Mirror del 9 luglio 2012 pubblicava una notizia sconcertante. Da studi condotti risulta che il Kannada, un dialetto parlato nell’India del Sud, è la più antica lingua al mondo e risalirebbe ad almeno 10.000 anni fa, ricollegandosi inesorabilmente con la leggenda delle tre Sangam e del continente sommerso di Kumari Kandam menzionato nel primo capitolo del mio libro “I Vimana e le Guerre degli Dei: La riscoperta di una civiltà perduta“.

Davanti a queste nuove evidenze osserviamo come un nuovo elemento sembri aggiungersi e si imponga in quel lungo elenco di anomalie e particolarità che contraddistinguono l’India e la sua antica civiltà.

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Enrico Baccarini è un giornalista, pubblicista e scrittore, ha compiuto studi di indirizzo psicologico e antropologico. È stato membro fondatore del Comitato Interdisciplinare per le Ricerce Protostoriche e Tradizionali (CIRPET) e co-fondatore della rivista associata Archeomisteri, I Quaderni di Atlantide. Dal 1989 al 2009 è stato membro del Centro Ufologico Nazionale (CUN) con incarichi direttivi. Ha collaborato con Notiziaio UFO per l’Editoriale Olimpia di Firenze, con Ufo Notiziario per la Acacia Edizioni, Archeomisteri, Gli speciali dei misteri, HERA e i Misteri di HERA, nonché in diverse altre testate di settore. Ha presenziato come relatore a conferenze in Italia e all’estero, ha presentato relazioni sulle fenomenologie dell’insolito (misteri del passato, psicologia dell’insolito e anomalistica, ufologia, etc.) in numerosi congressi scientifici nazionali e internazionali.

[1]Rick Briggs, Sanskrit and Artificial Intelligence — NASA Knowledge Representation in Sanskrit and Artificial Intelligence, AI Magazine, Vol. 6, n.1, Primavera 1985.
N.B. immagine tratta da www.thehindu.com

FONTE
https://unoeditori.com/civilta-perduta-il-...gio-macchina-2/
view post Posted: 12/4/2019, 16:25     Ritrovamenti in alta Valtrebbia - ARCHEOLOGIA MISTERIOSA
Ciao Lug !
Grazie per aver condiviso con noi il tuo libro ESOPOTAMICI SUL MONTE LUOGO'
! L'ho appena scaricato :)



CITAZIONE (LUG del PIEDE @ 31/3/2019, 01:27) 
view post Posted: 12/4/2019, 16:18     Le misteriose illuminazioni del 18°-19° secolo - ARCHEOLOGIA MISTERIOSA

Le misteriose illuminazioni del 18°-19° secolo




In questo articolo esamineremo da vicino le Illuminazioni degli eventi pubblici di intrattenimento, svolti in passato durante varie celebrazioni. Tali illuminazioni sono in circolazione da molto tempo, ma si scopre che sappiamo davvero pochissimo su di esse.

So di non essere il primo ad affrontare questo mistero. Tuttavia, volevo verificarlo cercando presso qualche fonte straniera. Basandomi su ciò che ho visto e letto, posso affermare che non è così semplice. Tutte le informazioni che sono in un modo o nell'altro correlate al lato tecnico delle illuminazioni sono classificate o distrutte. Per ottenere informazioni e contenuti per l'articolo ho dovuto cercare la stampa tabloid di quel tempo, come questa:




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Fortunatamente, non è stato ancora censurato. Tuttavia, questi tabloid possono darci solo un breve indizio della questione, senza fornire alcun dettaglio, ma almeno ci confermano il fatto che effettivamente le illuminazioni esistevano, dato che sono chiaramente visibili in varie immagini grafiche. Possiamo anche concludere che tutte quelle illuminazioni non erano il risultato di una combustione.

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Ho la forte sensazione che qualcuno abbia ritoccato questa immagine, in particolare le parti in cui le colonne sono decorate con qualche tipo di lucine. È ovvio che l'uso del fuoco è fuori discussione, altrimenti tutto divamperebbe, mentre gli incendi in quei giorni erano temuti non meno della peste. Si presti attenzione al fatto che l'anno era il 1745 (Parigi).

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Questa immagine mostra lo stesso posto, ma nel 1681. Le lampade, appese ai fili, evidentemente non hanno candele all'interno. La luce che irradiano è insolita e sembra che l'intera lampada risplenda (anziché luci separate). Che cos'è? Lo stile di un artista? Diamo un'occhiata ad altre immagini.


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Questa è Parigi di notte. L'edificio è chiaramente decorato con alcune palle. Qualcosa pende anche dall'albero.


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Qui vediamo Francoforte nel 1730 (ma per qualche motivo c'è l'emblema dell'Impero russo?!). Nell'immagine possiamo osservare le stesse sfere e decorazioni brillanti. Probabilmente appariva davvero impressionante.
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Di nuovo, vediamo alcune palle appese all'edificio. Il fatto diventa inconfutabile. Ci sono anche alcuni oggetti dall'aspetto di conifere visti nell'immagine, ma ne parleremo un po' più avanti. C'è qualche dettaglio che collega tutte queste immagini (esclusa l'atmosfera festosa)? Certo che c'è.



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È ancora lo stesso condensatore di etere, visto molte volte in precedenti articoli.

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Il quadro gradualmente si chiarisce. Guardiamo oltre.

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[IMG]Anche il pallone volante irradia luce, illuminando una sorta di decorazione (N – sta per l'imperatore Napoleone). Evidentemente la luce non è un risultato di combustione.[/IMG]

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Wow, l'intero obelisco è decorato con luci. L'obelisco stesso sembra reale. Il palo eretto vicino (con una persona che si arrampica) assomiglia al lampadario di Chizhevskiy. Dove prende una tensione di ionizzazione così elevata? L'immagine chiaramente non è stata realizzata da un ingegnere, quindi è difficile trarre conclusioni. Molto probabilmente, il lampadario è attivato e amplificato dall'obelisco.


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Questa è un'illuminazione abbastanza grande a Versailles. Come si può vedere, ci sono molti vasi luminosi attorno alla fontana. Se si osserva ora questa fontana, non la si riconosce. Ora lì quasi non ci sono vasi.

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Di nuovo, vediamo una sorta di lampadari di Chizhevskiy, ma questa volta sia sospesi che in piedi. Prestare attenzione alla dimensione delle strutture rispetto all'altezza delle persone. La struttura centrale e tutte le lampade sono ovviamente reali, mentre le piante ai lati dell'immagine sono molto probabilmente una finzione artistica. Guardando la luce di queste lampade dall'aspetto di conifera, non ho dubbi che sia un'energia elettrica. Analogamente alle immagini precedenti, la luce non proviene da “lampadine” individuali, ma dall'intero dispositivo, dove la concentrazione del campo elettrico è la più alta. Inoltre, prestate attenzione alla sfera luminosa sulla parte superiore della struttura. La stampa popolare francese del XIX secolo pubblicizza alcuni interessanti manufatti in vendita:



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Fortunatamente per noi, nessuno ha pensato di censurare la stampa popolare, dove questi articoli sono intitolati “lampade da chiesa”. Come funzionano? Negli archivi corrispondenti del 19° secolo, è possibile trovare le più dettagliate descrizioni tecniche delle lampade a gas (dalla primitiva alla più avanzata di quel tempo), con tutti gli schemi e i progetti necessari. Tuttavia, non troverete nulla relativo a queste "lampade da chiesa", che molto probabilmente si accendono quando vengono immesse in un campo elettrico, generato da una costruzione a cupola (o da qualche dispositivo nascosto all'interno). Non è sorprendente, dato che le cupole si possono trovare quasi ovunque, inclusi templi, chiese e persino case ordinarie. Le lampade utilizzate nelle illuminazioni urbane festive erano semplicemente versioni più grandi delle "lampade da chiesa".

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Il fuoco, raffigurato sopra le lampade, è probabilmente colpa dell’artista. È impossibile alimentare tutte queste lampade (con una miscela combustibile), tenendo conto della scala e della necessità di sicurezza antincendio.

Un fatto interessante: le feste dell’illuminazione venivano allestite ogni Natale. Rapporti dettagliati sulle spese di tesoreria relative a queste festività (dal 1870) si possono trovare in forma digitale. Successivamente, gli alberi di ferro sono stati sostituiti con conifere e le luci sono state sostituite con lampade ad incandescenza (e successivamente con LED).


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Questa è straordinaria. Prestate attenzione alla forma dei condensatori di etere sopra le colonne centrali. Questa costruzione funzionava regolarmente, veniva solo leggermente decorata per il festival dell'illuminazione. Quella che si vede dietro è la decorazione. Le conifere qui assomigliano a menorah. Alcune palle pendono dalle decorazioni. L'immagine successiva andrebbe esaminata attentamente.


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Qualcosa brucia nell'angolo in basso a sinistra, probabilmente fuochi d'artificio, mentre l'area cerchiata dovrebbe essere osservata con un ingrandimento.


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Cosa vedete? Non è altro che un condensatore eterico sotto forma di giara o vaso da fiori. Ho la netta impressione che l'idea di mettere le piante in vaso sui davanzali delle finestre venga da qui. Lo stesso vale per l'architettura. Gli antichi architetti sapevano che qualsiasi vegetazione sulla muratura col tempo l'avrebbe distrutta, quindi tutte le piante furono messe in contenitori o vasi coperti. Nessun elemento architettonico dell'antichità (esclusi gli elementi portanti) era semplicemente una decorazione. Tutto aveva una funzione. Così fecero i vasi. Suppongo che la loro funzione fosse di immagazzinare qualche sostanza (come il mercurio) che potesse concentrare l'etere.



Avete ancora dei dubbi? Ecco un altro manufatto.

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È un progetto per la preparazione dell’illuminazione che in qualche modo è riuscito ad aggirare la censura. Osservate la quantità di condensatori eterici, grandi e piccoli, che pendono su una specie di rete e si ergono sulle sporgenze. Queste non sono lampade a olio (o altre lampade simili) perché il fuoco potrebbe annerire o danneggiare il rivestimento dell'edificio. Questi sono gli stessi dispositivi che abbiamo visto in tutte le immagini precedenti. In qualche modo, concentrano il campo eterico in modo che tutti gli elementi metallici esterni irradiano luce, oltre a varie lampade, conifere, menorah e altri elementi decorativi che appaiono in questo campo.



Per ottenere qualsiasi informazione su questi dispositivi, ho dovuto esaminare molte pubblicazioni del diciannovesimo secolo che non sono state toccate dalla censura, come giornali, opuscoli di esposizioni e altre cose simili. Le informazioni erano molto scarse, tuttavia, sono riuscito a trovare un po’ di informazioni in francese in una delle pubblicazioni:





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Da questo testo ho scoperto che i condensatori eterici delle immagini erano delle specie di palle di stagno, con un riempimento particolare. Quando avevano un elemento appuntito in acciaio attaccato alla parte superiore (a forma di fiore), iniziavano a condurre elettricità e a brillare di luce intensa.



Un'altra foto interessante: l’accoglienza dello zar Nicola II a Parigi (fine XIX secolo).



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Si presti attenzione all'oggetto in metallo circondato di rosso. È un logo metallico decorativo della Francia (uno simile per la Russia dovrebbe essere vicino), che era solito illuminarsi, essendo caricato dai dispositivi circondati di blu. Probabilmente pensate che non abbiano collegato i fili?



Ok, questo dall'Europa, ma che dire della Russia? Date un'occhiata alle seguenti foto:



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Riuscite a indovinare il luogo e il periodo? Proprio così, è Mosca all'inizio del XX secolo (la foto in alto mostra i grandi magazzini GUM, in basso il Cremlino). Foto scattate durante l'inaugurazione dello zar Nicola II. Durante il periodo comunista non c'è mai stato niente di simile a ciò che si vede nella foto. Una semplice domanda: quanta energia dovrebbe generare una centrale elettrica per fornire l'elettricità al tutto, se un metro lineare di illuminazione necessitava di 4 lampadine, 25 watt ciascuna? Se sapeste qualcosa sulle centrali elettriche a Mosca di quel tempo, rispondereste che non c'erano centrali elettriche di potenza sufficiente per farlo. È lo stesso tipo di illuminazione, alimentata da qualche fonte artificiale esterna. Tutto è stato fatto con l'aiuto di condensatori eterici, gratuitamente. I bolscevichi hanno distrutto tutto per uno scopo (per ordine di un'élite globale).

Non c'è nemmeno bisogno di mettere lampade sulle torri del Cremlino. Se all'interno si hanno dei giunti metallici, tutto ciò che occorre è creare un campo elettrico di potenza sufficiente ad accenderli.

Quindi tutte queste illuminazioni, i templi, i dispositivi tecnici (come i tram senza fili) sono il risultato dello stesso processo naturale chiamato elettricità atmosferica. Che ci crediate o no è una vostra scelta, ma la quantità di fatti e documenti su questo argomento è diventata troppo grande per ignorarla.



L'ultima immagine per la conclusione: Esposizione di Parigi per le invenzioni elettriche (1890). Non è il tipo di elettricità che usiamo oggi, come forse avete già intuito.



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Prestate attenzione al tetto dell'edificio a sinistra. Pensate davvero che sia stata l'immaginazione di un artista?



(Fonte; www.tart-aria.info; traduzione di Tom Bosco)

Autore: tech_dancer


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Fonte

https://www.nexusedizioni.it/it/CT/le-mist...-19-secolo-5897
view post Posted: 28/2/2019, 09:35     Mi presento - REGOLAMENTO & PRESENTAZIONI
CITAZIONE (Antonio Ramanababa Gaeta @ 18/2/2019, 20:20) 
Salve mi chiamo Antonio sono di Ischia, mi affascina l'ufologia vorrei con voi capirne di più e approfondire le varie tematiche ad essa collegata, come l'archeologia proibita.

benvenuto!
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